04 luglio 2007

Partito Democratico. Costituzione e percorso costituente.

Cari amici,
circa 1 anno fa (per l’esattezza il 26 luglio 2006) come “Democratici per la Costituzione” declinavamo l’invito a partecipare alla fase di avvio della costituzione del gruppo unico consiliare definita e pubblicizzata solo qualche giorno fa.

La decisione al momento non soddisfa appieno le esigenze di chiarezza sia sotto il profilo delle adesioni dei singoli consiglieri comunali sia sotto il profilo della gestione “tecnica” del gruppo consiliare e della sua rappresentanza.

Ma il problema rivela ben altro.

Infatti il lungo tempo occorso solo per pervenire a tale scelta giustifica ulteriormente i disagi rappresentati, e formalizzati con i documenti redatti dal maggio 2005 al febbraio 2007, circa la capacità dei partiti a dare risposte ponderate ma tempestive alla complessità dei problemi posti da una società in continuo e veloce cambiamento.

Il disagio aumenta (Ilvo Diamanti lo definirebbe “disgusto”) per l’immagine quotidiana che una coalizione di Governo rissosa e divisa pubblicamente offre quotidianamente su temi qualificanti e non. A non tacere delle divisioni consumate nelle recenti competizioni elettorali e dell’autoreferenzialità e del “protagonismo solitario” sia di forze politiche sia di singoli che utilizzano il consenso elettorale,anche risibile, per imporre o ricattare un’intera coalizione.

E preoccupa soprattutto come il tempo sprecato, le occasioni mancate e gli indegni spettacoli offerti sino ad oggi abbiano alimentato un processo di grave disaffezione ed un sentimento di avversione alla politica e non solo verso chi la fa. A dirla tutta: per non pochi cittadini la situazione rappresentata costituisce spesso l’alibi per giustificare incoerenze e concezione della politica quale strumento di mero soddisfacimento di esigenze individuali e familiari anche al limite della legalità.

Molti cittadini-elettori hanno investito su un’idea di centrosinistra volto al superamento di logiche ideologiche ormai superate ma nel contempo rigorosamente impegnato a costruire un’alternativa vera al centrodestra le cui scelte e comportamenti hanno devastato le coscienze dei singoli e dei territori sul piano dell’etica pubblica, della cultura dei diritti e dei doveri dei cittadini e delle formazioni sociali, del rigore economico, del rispetto del lavoro quale principio fondante la nostra Repubblica democratica.

Ma tutto ciò sembra essere stato dimenticato dai nostri attuali rappresentanti del Governo e dei partiti…e non solo per le ben note ragioni di difficile governabilità conseguenza di una legge elettorale che ha costituito l’ultimo dei tanti oltraggi commessi in danno della Costituzione e delle Istituzioni. E oggi ci vediamo pure costretti a subire la beffa di un partito della C.D.L. (A.N.) che nelle piazze chiede una firma a sostegno del referendum elettorale!

Proprio quella legge elettorale che certamente ha fatto comodo a tanti per “blindare” di amici, familiari e “fedelissimi” le liste sottoposte al voto dei cittadini.

Il Movimento che rappresentiamo,in questa situazione e forte non solo del risultato elettorale conseguito nel maggio 2006 ma anche degli esiti elettorali delle ultime amministrative che hanno visto premiare in tante realtà liste civiche, potrebbe oggi confermare quanto deciso nel luglio 2006. Le ragioni non mancano sia a livello nazionale sia a livello locale …anzi!

Una per tutte: se la eventuale scelta di Veltroni,quale leader del nascente P.D., è fonte di speranza, il preventivo affiancamento di un vice (Dario Franceschini) rischia di confermare come nelle oligarchie dei partiti costituenti vi sia la volontà ancora una volta di neutralizzare e vanificare la volontà diffusa di creare un nuovo soggetto che in virtù di regole effettivamente democratiche favorisca la formazione di una nuova classe dirigente meglio attrezzata culturalmente e più motivata.

Pur tuttavia e consapevoli dell’emergenza in cui logiche corporative e comportamenti irresponsabili ci hanno condotto, riteniamo che il senso di responsabilità debba prevalere in chi crede che la politica, oggi ancor più, debba ripartire dal proprio territorio per dare vita,confidando in un processo di “contagio ascendente”, ad un processo di semplificazione che distrugga le autoreferenzialità e la tentazione del ricatto dei numeri proponendo un orizzonte ideale e programmatico non colorato da buoni sentimenti o forme di moderatismo che non ci appartengono né da radicalismi ideologici che pur partendo da giuste esigenze di giustizia sociale il più delle volte offrono soluzioni che confliggono con la storia e la cultura di un Paese chiamato a coniugare modernità ed innovazione con equità e solidarietà.

Sulla base di tali considerazioni, e lealmente significando che il Movimento al momento comunque non verrà sciolto intendendo così preservare le finalità di cultura politica che ne costituiscono le ragioni primarie della sua costituzione, riteniamo di prospettarvi le conclusioni di un dibattito interno.

A)-Il Movimento “Democratici per la Costituzione” propone la sua adesione al costituente Partito Democratico con tutta la libertà di riflessione necessaria per contribuire alla costituzione di un vero soggetto politico che non sia la sommatoria di 2 partiti o peggio ancora l’esito del travaso automatico delle loro classi dirigenti;

B)-il processo costituente dovrà prevedere una serie di regole che dovrà favorire la partecipazione di quanti vorranno aderire o guardare con interesse al nuovo soggetto politico.
Tanto con riferimento alle candidature per la rappresentanza locale e per la rappresentanza assembleare a livello nazionale;

C)-il processo costituente,proprio al fine di favorire il massimo della partecipazione, dovrà prevedere momenti pubblici di confronto e forme di comunicazione politica a vasto raggio.

Nell’immediato,e prima della pausa estiva, sia convocata un’assemblea aperta ad iscritti e simpatizzanti dei partiti e movimenti nonché a singoli cittadini onde favorire la giusta informazione sul percorso democratico da seguire ed il massimo coinvolgimento partecipativo aprendo alla società civile ponendo il massimo dell’impegno verso i giovani e le donne che attualmente sono fuori dai circuiti decisionali sia a livello politico sia a livello amministrativo;

D)-il coordinatore designato,Tommaso Resta, ed i partiti costituenti acquisiscano formalmente le adesioni dei loro rappresentanti consiliari e di quanti rivestono responsabilità politiche ed amministrative ai vari livelli onde chiarire,per rispetto anche dell’opinione pubblica, posizioni e scelte in vista del processo costituente del P.D.;

Ma tale attività di ricognizione sarà utile ai fini della organizzazione del gruppo unico, attività che dovrà tener in debito conto,onde evitare atti di ingenuità, le vigenti disposizioni regolamentari in tema di partecipazione alle Commissioni Consiliari e di rappresentanza.

Occorre in sostanza assicurare comunque il massimo della diffusione delle fasi di acquisizione dei dati e della opportuna documentazione;

E)-per dare chiari segnali di un nuovo e rinnovato impegno pubblico,senza il bisogno di improprie quanto parzialissime rampogne esterne, tutti i consiglieri comunali del nascente P.D.,ciascuno secondo le funzioni ricoperte, si impegnino con più zelo e maggiore coesione nell’informazione documentata dei cittadini su fatti di rilevanza amministrativa.

In proposito si ritiene ineludibile,innanzi alla sfrontatezza dimostrata dall’odierna maggioranza e della irresponsabile scelta di “continuismo” rispetto ai precedenti metodi gestionali, una qualche presa di posizione rigorosa su ben note vicende amministrative che costituiscono la riprova di saccheggi e devastazioni delle casse comunali.

Sono maturate le condizioni per una richiesta di intervento di altre Autorità competenti.

Come ben sappiamo gli aumenti delle tasse e tributi comunali non sono da ascrivere alla diminuzione dei trasferimenti statali e regionali bensì a sperperi e accollo di situazioni deficitarie conseguenti a scelte clientelari, elettorali e di copertura di responsabilità ed omissioni consumate in questi anni (Multiservizi; costituzione Nucleo di Valutazione dei Dirigenti Comunali; incarichi di progettazione esterne per Opere Pubbliche la cui situazione di stallo è certificata: nuova Area Mercatale, Palazzetto dello Sport, Tensostatico, Piazza Umberto …..; Centro di Carico Intermodale...).

Sollecitiamo tale azione perchè seriamente preoccupati della “produttività” elettorale del senso di impunità che con arroganza è stata sin qui esibita dai maggiorenti della vecchia e attuale maggioranza.

Su quanto evidenziato sollecitiamo tempestive risposte assicurando comunque la massima disponibilità al confronto per conseguire obiettivi nobili ma possibili.

Proprio in vista dell’auspicato confronto pubblico riteniamo doveroso rendere partecipi sin da ora gli Organi di Informazione.

21 commenti:

Anonimo ha detto...

ma perchè non lo chiudete questo blogs.

Anonimo ha detto...

perche' invece non ti togli la vita?

Anonimo ha detto...

Il "partito democratico". Certo, il maggiore partito che esprime un capo del governo eletto (per il rotto della cuffia) con una maggioranza in senato che "stranamente" becca i parlamentari che gli consentano di essere maggioranza all'estero. Ma come ? facendosi segnare le "ballot paiper" da "boyfriend" (della mala).

Naturalmente nessun magistrato "allineato e coperto" di MD o ANM si sogna minimamente di aprire un'inchiesta.

http://www.repubblica.it/2007/07/sezioni/politica/voto-estero-video/voto-estero-video/voto-estero-video.html

Questa è la vostra "democrazia". La stessa che esercitate internamente, e di cui abbiamo contezza quando decine migliaia di cittadini ignari si vedono recapitare a casa tessere non richieste della Margherita.

http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=125980

La truffa, i brogli, le connivenze con la camorra. Questa è la vostra "democrazia".

Ma vaffanculo.

Anonimo ha detto...

Naturalmente te ignaro e ignorante come una CAPRA ZOPPA continui il solito e ridondante motivo dominante dei discorsi di un nano che ha mandato allo sbando l'italia e di una fazione da lui capeggiata,che per anni ha goduto dei servizi di lecchinaggio dei poveri illusi e goduto dei favori e piaceri della mafia(vedi sicilia),installando poi al governo mediante collocamenti in liste di ladri,(grazie alla superlegge elettorale fatta da quel porco di leghista) gente come Previti e poi vi prendete il lusso di fare la morale....e come se Cicciolina rimproverasse Madre Teresa di Calcutta o come se Hitler appoggerebbe leggi di integrazione razziale.....
caro il mio ignorante patentato,prima di parlare effettua qualche digressione storica...e guarda anche quello che la DESTRA combina nella tua citta' e forse staresti finalmente zitto!!!!
Scusa se e' poco...

Anonimo ha detto...

Sarò pure ignorante, ma almeno so distinguere un condizionale da un congiuntivo.
Cosa evidentemente aliena a voi "intellettuali" di sinistra ("come se Hitler APPOGGEREBBE leggi di integrazione razziale", cit.).

Quanto a Berlusconi potete fare a gara a chi è più ladro.

Non so chi vincerebbe.

Comunque, all'evidenza, li battete ai punti... D'Elia (condannato per omicidio volontario, segretario di presidenza della Camera) contro Previti (corruzione).

Camorra (regione Campania - sepolta dalle "mmunnezze" -) batte Mafia (regione Sicilia).

Quanto a Francavilla, amen. Meglio tenersi la puzza di Curto e Vitali (tollerabile) che esporsi alla certezza di morire asfissiati dalla vostra, travolgente ed implacabile.

Anonimo ha detto...

Quanto all'Orrore grammaticale da me commesso devo darti atto....puo' capitare....
Per la sfida a chi ruba di piu' noi della sinistra non possiamo competere perche' ricorda che le classi dirigenziali ed i grossi,grossissimi imprenditori e ricchissimi pagatori di tangenti appartengono tutti al beneamato mondo della destra....non lo scordiamo....
Se poi su Francavilla ce ne usciamo con un amen,non fai altro che confermare cio' che e' il male vero della citta',cioe' siamo nuovamente a vedere chi ha regione e chi no...e di fronte ad una situazione molto sgradevole ce ne usciamo con un amen!
Caro amico-oppositore,se hai seguito anche di poco la linea politica dei Democratici per la Costituzione,sicuramente un'osservatore attento e arguto come te,si sara' reso conto che ce ne sono da dire un po' per tutti,sia per quei due signori con (tutti i loro fogliocci) che stanno sbriciolando Francavilla,sia con quegli esponenti del centro-sinistra Francavillese che non hanno seguito una ottimale ideologia politica.
Quando parlo di ideologia voglio dire che l'unico intento e' di fare del bene a Francavilla e non di primeggiare a tutti i costi!Penso che sia il giusto filo da seguire per risollevarci un po' e riprendere il giusto posto che ci compete nell'ambito della provincia e della regione!
Quindi io al tuo posto non mi fermerei ad un Amen,ma cercherei una valida soluzione per stare tutti un po' meglio....
Penso che converrai con me,che una migliore gestione del denaro pubblico e meno ruberie avrebbero reso tutti piu' felici e magari avrebbero dato un po' di lavoro ai giovani che scappano al nord(vedi centro intermodale)...a parte il fatto che la mia memoria storica(forse anche per la mia non vetusta eta')non mi rievoca governi di centro-sinistra duraturi in citta' nel recente passato,quindi prima di gettare benzina sul fuoco,e di fare illazioni gratuite,magari facciamo un tentativo e insediamo volti nuovi a capo della citta'...
dopo,vivendo in un regime democratico,possiamo prenderci il lusso di criticare o elogiare....provare per credere.
Se percaso ho commesso qualche altro errore grammaticale mi scuso in anticipo...ripeto puo' capitare...

Anonimo ha detto...

tra la puzza della discarica e quella di curto e vitali,francavilla è diventata innvivibile!

Anonimo ha detto...

Certo come no... Coop, Unipol, Montepaschi, (senza contare le ex imprese dell'IRI, Telecom, ecc...) il compagno Ricucci, il compagno Consorte (il quale dichiara che 50 milioni di euro trovati su fondi neri sono il corrispettivo di una delle tante "consulenze fiscali"... -il mio commercialista prende 50 euro-).

Si, si... la sinistra italiana è retta proprio dai proletari dell'alta finanza.

Apri gli occhi caro mio. I partiti sono una fogna da qualunque parte li si annusi. L'importante è sapersi sturare il naso per tempo, perché talvolta l'assuefazione rischia di confondere le percezioni.

Ci sono idealità pure a sinistra e a destra, ma si tratta di lotte di retroguardia, di piccoli presidi, di aree fortemente critiche della partitocrazia e che sono al di fuori delle rappresentanze prlamentari.

Quanto alla "nostra" situazione locale, mi pare che questa "palingenesi" in cui non ho mai confidato, non si sia verificata nonostante 3 livelli di rappresentanza istituzionale su quattro (Sato, Regione, Provincia) siano nelle solide mani della sinistra (eccetto, ovviamente il Comune). A meno, ovviamente, che tu non sappia vederla come certi santoni vedono gli ectoplasmi.

Svincolatevi dai partiti, dalle consorterie di destra e di sinistra, dalle pregiudiziali ideologiche (ormai paravento occulto dietro le quali malamente celare interessi di lobby) se ritenete di essere seri. Finché non lo fate, ebbene, non potrete mai sottrarvi alle responsabilità dei partiti, che cadranno su di voi. Come voi le fate cadere addosso agli altri.

Anonimo ha detto...

sono curioso se tutti questi anonimi, assenti sino a ieri da questo blogs, sono persone vicine ai democratici per la costituzione.

Anonimo ha detto...

Sai mi dispiace di non riuscire a parlare bene l'italiano,o meglio a scriverlo....Non so se lo hai capito o no,ma mi pare che stiamo dibattendo da qualche giorno in un blog di un movimento politico-culturale,che ha dato vita ad una lista civica,che, converrai con me, non e' un partito!Tantomeno siamo "vincolati" ai grossi partiti politici.Te lo ribadisco nuovamente noi siamo per il bene della comunita' e ti posso affermare con estrema chiarezza e senza ombra di dubbio che qualora ci si dovesse presentare di fronte ad una situazione in cui i nostri alleati di coalizione seguano linee che vengono ritenute poco idonee al bene della comunita',saremo i primi a condannare tali azioni.
Credimi(se vuoi)io sarei davvero contento di cominciare da zero,di prendere i nostri concittadini uno per volta facendoli capire cosa veramente ci fa bene e cosa invece ci fa male(sai benissimo pero' che conviviamo con una cittadinanza ottusa e clientelare)ed insieme magari cercare di seguire un percorso migliore per tutti!

Anonimo ha detto...

Mi pare che dietro il diafano orpello della lista civica (per altro con una velleitaria denominazione che tradisce almeno una certa contiguità con un’area della sinistra in via di definizione), si tenti malamente di nascondere una organicità con il sistema dei poli (e delle consorterie mafio-economiche che lo reggono). Non a caso la reazione al mio primo intervento si è consumata con una serrata difesa ad oltranza della sinistra di governo, e con una fantomatica evocazione del «primato morale» della sinistra, che esiste solo nel paese dei balocchi.

Vorrei ricordare che l’avv. Filomeno (personaggio che mi ritrovai a sostenere mio malgrado in due celebri ballottaggi perché lo ritenevo in quel momento il male minore) è stato compagno di partito (ai tempi della Balena Bianca) di molta parte di coloro i quali oggi sono guardati come nemici (d’impronta mi vengono i nomi di Passiatore, Ammaturo, Iurlaro) e che molti di voi (non senza una comprensibile punta di mala fede) chiamano «destra». Senza contare i capitomboli e i temerari giri di walzer di qualche vivaista (cui nondimeno vanno i miei saluti).

Ora se è possibile talora (almeno a mio avviso) guardare al fenomeno delle liste civiche come sintomo dell’antipartismo, e della critica al sistema che proviene dal basso, tuttavia altre volte (purtroppo) le liste civiche sono operazioni di strategismo elettorale (previste come liste di supporto), o addirittura “partitico”, perché nascono come contenitore di raccolta (indifferenziata) dei rifiuti (absit iniuria verbis) cioè dei «trombati», coloro che hanno perso la leadership locale all’interno della dirigenza dei partiti, e tentano altrimenti una sinergia di quelle rade forze che residuano.

Ora a me pare che un movimento veramente trasversale deve poter esercitare la sua criticità a 360 gradi, manifestando una sua aperta alternativa e originalità, aprendosi a quelle realtà militanti che sono antagoniste al fecciume, a prescindere dalle pregiudiziali di mera etichetta.

E per poterlo fare è necessaria credibilità. Che quella lettera (a margine della quale abbiamo aperto questo squarcio di discussione) non conferisce.

Anonimo ha detto...

Venerdì prossimo il consiglio comunale esaminera (probabilmente approverà) il nuovo statuto nel quale è inserito l'ampliamento della giunta da 8 a 10 assessori (probabilmente della porta-An e il signor Fernando fedele-F.I.); non importa se questo implicherà costi aggiuntivi che noi cittadini in futuro dovremo sopportare, come in questi giorni ci accorgiamo dalle salete tasse sui rifiuti recapitateci (risultato di alcune scelte scellerate come la ricapitalizzazione del capitale sociale della muntiservizi ed il ripianamento dei debiti). A Presto Beppe

Giuseppe Bruno ha detto...

Esprimo un giudizio molto positivo sul contenuto del documento,perchè nonostante legittime critiche in merito al cammino per niente semplice che il PD ha percorso sino ad ora,non si può non cogliere la positività delle riflessioni svolte dagli amici del Movimento.
Sono certo che il movimento contribuirà in maniera importante alla riuscita del progetto PD,perchè porta con se uomini e donne che hanno voglia di spendersi ed impegnarsi per il bene della comunità e,visto i tempi che corrono,l'antipolitica e la sfiducia cavalcante,è un qualcosa che va apprezzato e tutelato.
Infine mi permetto di esprimere un giudizio sulle persone del movimento,semplicemente straordinarie,perchè chi oggi fa politica per passione,per il prossimo,è semplicemente straordinario anche solo per questo.

Anonimo ha detto...

Tenetevela stretta quella che - con molta supponenza - chiamate indegnamente "politica".

Prodi1
Prodi2
Prodi3
Prodi4
Eccetera Eccetera

Io mi tengo la mia "antipolitica", se vuol dire aspirare a qualcosa di diverso dalla mafiosità del sistema partitocratico.

Se il buon giorno si vede dal mattino... Tenetevelo stertto 'sto partito democratico, neh...

Anonimo ha detto...

Quando oggi pomeriggio scrivevo che mi piacerebbe partire dal basso per cercare di cambiare un po' il sistema,e che inoltre noi del movimento ci guardiamo intorno a 360°,scrivevo si ai graditi visitatori di questo blog,ma anche ed in particolare ad una persona che avevo, dopo una serie di botta e risposta,reputato abbastanza intelligente da riuscire a capire quanto effettivamente noi del movimento intendiamo con le nostre idee portare avanti.Purtroppo mi sbagliavo,mi trovo di fronte ad un personaggio classico che fa di un'arguta e ricercata favella un immenso vanto,ma che in fondo di concreto non puo' che offrire altro che critiche distruttive(le critiche costruttive noi le accettamo di buon grado)e indegne offese verso persone che fanno politica "vera" con passione e non a scopo di lucro o appariscenza,appariscenza che mi sembra appartenerti a pieno titolo caro "moralizzatore"....Ti ricordo che tutti coloro che hanno seguito il nostro movimento e le nostre iniziative non hanno potuto far altro che apprezzare!
Evidentemente dato il tuo "neh" finale sarai un po' "lumbard" e quindi con una cortina fitta di nebbia davanti agli occhi e non ti accorgi di nulla,o forse sei uno di quelli che vede il pelo nell'uovo anche quando l'uovo e' integro.
Vorrei concludere riallacciandomi al tuo "appoggio" all'Avv.Filomeno durante i suoi ballottaggi,hai detto che era il male monore ed hai fatto capire che comunque hai fatto una scelta sbagliata....per favore in una ipotetica situazione simile,non appoggiare piu' il "male minore",astenietiti....te ne sarei infinitamente grato....vota Jurlaro e la banda bassotti....sono piu' contento...

Anonimo ha detto...

Probabilmente, parlando di “ripartenza dal basso”, esiste un equivoco interpretativo che è necessario fugare. Fare politica dal basso non significa operare dai bassifondi (e con i bassifondi) della politica.
Significa, invece, creare qualcosa di rivoluzionario, che non siano le solite alchimie cui ahinoi la partitocrazia ci ha abituati.
Quando leggo che i “Democratici per la Costituzione” aderiscono al costituendo “Partito Democratico”, tutte le enunciazioni sulla propria verginità (talora più o meno “ritrovata”, visti certi trascorsi), e sulla sanità delle proprie prospettive politiche, si rivelano per quello che sono: delle mere declamazioni.
Quanto alle “indegne offese”, asseritamente perpetrate ai danni di qualcuno, non ne trovo traccia nei miei precedenti interventi. Evidentemente anche questo è un sintomo del nervosismo di chi non vuole o non sa guardare ai fatti con disincanto. Perché mi pare d’aver citato fatti incontestabili.
Non è forse vero che l’avv. Filomeno militava attivamente nella Democrazia Cristiana (ossia del partito che ha retto le sorti del governo anche nazionale e locale di questa sgangherata Repubblica) ai tempi in cui la DC francavillese esprimeva il governo cittadino con uomini come Ammaturo, Attanasi, della Corte ?
Non è forse vero che molti degli allora sodali (pardon, “amici”) democristiani, uniti da una tessera del medesimo colore, egli dopo la diaspora democristiana se li è ritrovati dall’altra parte ? Compreso l’attuale sindaco (ex DC poi UDC ora) di alleanza nazionale ?
Che “destra” sarà mai questa francavillese, che vede fra le sue punte di diamante Iurlaro (brutto, sporco e cattivo), ex segretario del Partito Popolare (di sinistra) e asceso agli scranni provinciali con i voti di Filomeno ?
E che “sinistra” è questa che vede l’impudente transumanza di illustri vivaisti dal feudo di Curto alle più accese posizioni (anche ideologicamente) “alternative” ?
La verità è che questa politica francavillese è tutta un pastrocchio, è tutta un rimescolamento sempre in itinere, in cui gli ingredienti sono sempre gli stessi, ma vengono riposti in scatoli di colore diverso. Insomma, una truffa.

Giuseppe Bruno ha detto...

Ma come fa un signor nessuno,a cui manca dignità e coraggio di porre una firma alle sue riflessioni,dare giudizi di moralità politica o addirittura personali?
Sarà forse questo il più macroscopico problema della nostra città,ovvero,per dirla alla Pirandello,fatta prevalentemente di OMMINICCHI?

Anonimo ha detto...

A parte la citazione pirandelliana all'apparenza sballata (mi pare che il conio di "ominicchi" - con una emme - fosse di Sciascia ne "Il giorno della civetta"), su cui comunque mi riprometto di indagare (è la mia incommensurabile ignoranza caprina in quanto elettore non di sinistra, probabilmente se mi converto mi daranno il nobel), il discorso regge poco.

Siete voi ad aver autorizzato interventi in forma anonima acconciando a tal guisa il blog. Se non li gradite, non potete cambiare le regole a partita iniziata, rovesciando, peraltro, le responsabilità su chi interviene.

Ma certo questo è uno sport non nuovo dalle vostre parti.

Giuseppe Bruno ha detto...

Correggo la citazione che appartiene a Sciascia.Il discorso non cambia.
La tua "giustificazione"è degna di un signor nessuno.
Perchè non firmi le tue riflessioni?
Hai paura di qualcosa o di qualcuno?

Anonimo ha detto...

Col signor nessuno,non e' la prima volta che si dibatte aspramente,ricordo altri pesanti botta e risposta circa un'anno e mezzo fa sul sito "Centopassi",ora confrontando la cattiverie gratuite odierne a quelle del 2006,capisco di fronte a chi sono.
Non e' null'altro che un gratuito combattente senza obiettivi pero',perche' se un obiettivo nella sua mente ci fosse,potrebbe lanciare lui qualche proposta degna di discussione.


Si sa pero' che esistono piu' categorie di persone,chi proponone qualcosa di buono per la collettivita',chi propone qualcosa di buono solo per se stesso e chi fa la guerra a tutti blaterando qua e la,quando in fondo l'unica guerra e fra i due emisferi del suo cervello....ora dite voi a quale categoria puo' appartenere il signor "moralizzatore"?

Anonimo ha detto...

I "proletari" dell'alta finanza ed i compagnucci del botteghino (oscurino). Prove tecniche di PD.

Milano - Non erano semplici «chiacchiere». Le telefonate tra alcuni indagati nell’inchiesta della Procura di Milano sulle tentate scalate ad Antonveneta, Bnl e Rcs (tra cui Fiorani, Consorte e Ricucci) e sei parlamentari (i ds D’Alema, Latorre e Fassino, i forzisti Grillo, Comincioli e Cicu) sono la prova di una «complicità istituzionale di soggetti che conoscevano la portata degli accadimenti in questione, partecipando attivamente alla loro compiuta realizzazione». Parole durissime, quelle del gip Clementina Forleo. Le due ordinanze che accompagnano 68 delle 73 telefonate, trasmesse ieri al Parlamento, aprono uno spaccato sul «disegno criminoso di ampia portata» che stava alle spalle delle «avventure» finanziarie.
Il gip sottolinea come i politici non fossero «passivi ricettori di informazione pur penalmente rilevanti, né personaggi animati da sana tifoseria», ma «consapevoli complici, pronti e disponibili a fornire i loro supporti istituzionali in totale spregio delle regole». Tanto che solo l’inutilizzabilità di quelle telefonate ai fini penali - su cui ora dovranno esprimersi le Camere - ha evitato ai parlamentari di finire sotto inchiesta. «È evidente - scrive infatti il giudice -, risultando a carico di tali soggetti solo le granitiche risultanze» derivanti dalle «conversazioni in questione, che non si sarebbe potuto procedere alla relativa iscrizione degli stessi nel registro degli indagati, data l’inutilizzabilità di tali elementi».
L’«affaire» Bnl
Nella fitta trama che lega finanza e politica, c’è chi ricopre «un ruolo attivo». Otto telefonate tra Massimo D’Alema, Nicola Latorre e Giovanni Consorte sono per il giudice «di estremo interesse» nell’individuare il possibile concorso nel reato di aggiotaggio a carico dei due parlamentari, perché manifestano «la complicità nell’operazione dell’on.D’Alema, oltre che dello stesso Latorre», «resi direttamente edotti della penale illiceità della stessa» operazione. Il giudice Forleo ritorna sulla telefonata tra D’Alema e Consorte del 14 luglio 2007, quella delle «prudenze». Per il gip, è «evidente che la “prudenza delle comunicazioni” non può che essere riferita a notizie avute in ordine a possibili e anzi probabili operazioni di intercettazioni in corso». Dal parlamentare, dunque, arriva la «soffiata» all’ex numero uno di via Stalingrado. E non un invito a seguire una procedura in accordo con gli organi di vigilanza.
Ancora, nella ricostruzione fatta dal gip è sempre il ministro degli Esteri a essere chiamato a smussare le difficoltà che emergono nella scalata. Nella telefonata fatta da Latorre il 6 luglio, infatti, «Consorte riferisce che è ormai certo che i contropattisti venderanno le loro azioni. Latorre è d’accordo segnalando che, ove occorresse, l’onorevole D’Alema potrebbe fare una chiamata a Gaetano Caltagirone». «Il giorno successivo - continua il gip - quando Consorte palesa uno stato di rassegnazione al possibile fallimento dell’operazione, Latorre suggerisce di far intervenire D’Alema anche su altri fronti, ossia sulle Generali e Della Valle». Il 14 luglio, «D’Alema riferisce a Consorte di una visita fattagli da Vito Bosignore, “controppatista”, il quale voleva sapere se doveva vendere loro la sua quota, richiedendo in tal caso una contropartita politica».
Bpl-Antonveneta
Anche nella tentata scalata della Popolare di Lodi su Antoventa, il gip ravvisa «la sussistenza di apporti politico-istituzionali all’illecita operazione». Il senatore Luigi Grillo mostrava «la sua sempre pronta disponibilità a fornire il suo apporto anche attraverso legami con altri soggetti di più grosso calibro politico-istituzionale appartenenti comunque alla sua area politica e non compiutamente emersi quantomeno nei ruoli dagli stessi effettivamente svolti».
Le «scalate», scrive il gip, sono state «condotte ai danni dei piccoli e medi risparmiatori in una logica di manipolazione e lottizzazione del sistema bancario e finanziario nazionale con la complicità di chi aveva il compito istituzionale di garantire il rispetto delle regole». «Nelle vicende di cui si tratta - conclude la Forleo - non può non sottacersi la grave ricaduta delle condotte incriminate non solo sull’immagine del Paese, messo a nudo nella sua realtà istituzionale anche nei confronti della comunità internazionale».
Il Guardasigilli
Il ministro della Giustizia Clemente Mastella ha dichiarato che acquisirà il provvedimento del giudice Forleo, «ravvisando singolarità rispetto sia al contenuto riportato che al ruolo che, con la richiesta così formulata, il magistrato si è assunto, con una potenziale lesione dei diritti e dell’immagine di soggetti estranei al processo».