21 gennaio 2010
C'è un futuro che deve essere sostenuto con coraggio. Questa volta più che mai...difendi la Puglia migliore !
TANTI BUONI MOTIVI PER VOTARE VENDOLA alle primarie del 24 gennaio 2010.
15 anni di centro-destra e di gestione Fitto avevano ridotto la Puglia ad un Far West.
In questi cinque anni di governo Vendola, la Puglia è diventata la prima regione d’Italia per:
- produzione di energie alternative: esporta l’80% di quella che produce;
- crescita turistica e traffico aereo anche in periodo di crisi;
- il Pil, con ricadute positive per le imprese e d i lavoratori;
- investimenti e progetti a favore dei giovani (borse di studio e “bollenti spiriti”);
- i distretti industriali ed aerospaziali;
- la legge urbanistica, paesaggistica e per la protezione civile;
- il completamento del ciclo dei rifiuti su tutto il territorio, cancellando gli inceneritori;
- la legge contro il lavoro nero.
- il piano trasporti, con treni moderni al posto delle vecchie carrozze sud-est;
- le leggi a difesa della famiglia, dei disabili e per l’accoglienza ed integrazione degli immigrati.
La Puglia detiene la migliore legge in Europa per le emissioni di diossina, avviando così il risanamento dell’Ilva e di Taranto.
Con fondi regionali ha salvato 1.500 insegnanti dalla scure della Gelmini (4.500 licenziamenti in Puglia), concesso la cassa integrazione alle imprese con meno di 15 dipendenti e la deroga a chi l’aveva terminata (vedi Multiservizi Francavilla Fontana), definito la stabilizzazione di tutti i precari della sanità e la reinternalizzazione di tutti quei servizi sanitari dati in appalto da Fitto ai privati.
Con Vendola la Puglia è diventata teatro di tanti set cinematografici, nazionali e internazionali, ed ha creato agenzie e società cinematografiche pugliesi.
Tutti i fondi europei sono stati utilizzati, e Francavilla -tramite il progetto di Area Vasta- ha ottenuto 2 .600.000,00 euro per gli allagamenti storici di via Di Vagno e lungo tutta la ferrovia.
Vendola Presidente 2010 garantisce le seguenti importanti e chiare posizioni:
NO - al nucleare - al raddoppio ENI a Taranto - alle trivellazioni sulla costa adriatica – al rigassificatore a Brindisi –
SI - alla tutela dell’ambiente e del territorio - all’acquedotto pubblico - alle politiche per i giovani e per le famiglie - alla cultura dell’accoglienza e dell’integrazione - alla difesa dell’identità del territorio e delle popolazioni pugliesI - alla politica della promozione e del rispetto delle competenze - alla trasparenza ed alla legalità negli atti pubblici - alla lotta alla criminalità organizzata senza se e senza ma.
La maggior criticità del governo Vendola si è registrata nella gestione della Sanità.
Una Sanità ereditata da Fitto in una condizione di assoluta ingovernabilità, difficile da curare in qualche anno. Alcuni degli uomini che hanno gestito la Sanità hanno tradito la fiducia dei cittadini e sono stati allontanati dall’incarico.
Oggi, però, il Piano Sanitario Regionale, approvato dal governo Vendola, pone nuove basi ed apre nuovi orizzonti. L’approvazione dei Piani Attuativi Locali sposta l’attenzione e le risorse sanitarie sul territorio, promuovendo una sanità che incontra i cittadini non solo negli ospedali. La nuova legge sui Consultori Familiari, restituisce dignità ad un servizio che Fitto aveva completamente destrutturato e svuotato.
Per questi motivi alle primarie del 24 gennaio fai vincere la PUGLIA MIGLIORE ! V O T A V E N D O L A ! Si vota presso l’Ente Fiera Mostra di Francavilla F. dalle ore 8,00 alle 21,00
n.b.: per votare, portare carta d’identità o certificato elettorale
06 dicembre 2009
11 giugno 2009
Comunicato Mario FILOMENO
E TELEVISIONI LOCALI
Oggetto: Ballottaggio elezioni amministrative 21 giugno 2009.
In vista del ballottaggio che si svolgerà il prossimo 21 giugno ritengo opportuno,in qualità di candidato Sindaco del centrosinistra nel primo turno elettorale, manifestare un motivato orientamento onde fare chiarezza circa voci di possibili accordi,in qualsiasi forma, con i candidati Sindaci dott. Vincenzo Della Corte e Avv. Luigi Galiano.
Gli esiti del primo turno che mi ha visto candidato in aperto dissenso con la coalizione dei “moderati” convergente sulla figura del Presidente di Confindustria Brindisi hanno confermato inequivocabilmente la posizione meramente servile del P.D. rispetto a scelte e strategie politiche estranee alla sua identità e comunque affermatesi principalmente in virtù del consenso di vecchi personaggi e gruppi di potere che hanno esibito la capacità di “dominare”,qualunque sia il contenitore politico prescelto, settori considerevoli di elettorato.
Del resto l’UDC a livello europeo si attesta su un consenso oltremodo insufficiente a far valere la desiderata costituzione di un terzo polo moderato.
E pertanto a livello locale,in attesa di quel terzo polo o forse più realisticamente della possibile implosione del P.D.L. con conseguente sostituzione della sua leadership, risulta evidente la volontà dell’UDC di “mercanteggiare” con il miglior offerente ruoli e posizioni di governo.
Ove ve ne fosse ancora bisogno risulta provata la illusorietà del tanto strombazzato laboratorio politico i cui effetti allo stato sono la forte perdita di consenso delle forze del centrosinistra ed in particolare del PD a cui può essere riconosciuta una mera funzione di “dama di compagnia” magari ben retribuita stante i servigi resi primo fra tutti la decisione di escludere un qualsiasi tentativo di dare vita ad una reale alternativa pur consapevole che in politica non sempre 2+2 è uguale a 4.
E’ certo comunque che la volontà di non disturbare il nuovo “leader maximo” che necessitava dell’apporto decisivo del Senatore Curto e della Onorevole Poli Bortone ha prodotto non solo la rottura di qualsiasi rapporto tra le forze politiche di centrosinistra ma ha determinato la scomparsa in Consiglio comunale di una opposizione numericamente valida, credibile e limpida perché non invischiata nelle passate vicende amministrative o in recenti operazioni di puro potere.
Ciò tanto più ove il PD decidesse di apparentarsi con il candidato Luigi Galiano o decidesse di appoggiarlo in forme surrettizie pur di salvare una ormai compromessa dignità politica.
Per tali ragioni ritengo personalmente di confermare ogni scelta compiuta e per tali motivi il 21 giugno non mi recherò alle urne, salva la decisione di esprimermi solo sui quesiti referendari. Ciò proprio per neutralizzare ogni possibile tentativo di strumentalizzazione o di millantare inesistenti accordi o attenzioni privilegiate.
Ed in tal senso invito a comportarsi gli elettori che non intendono parteggiare sia per l’uno sia per l’altro dei candidati.
E’ altresì legittimo recarsi alle urne ritirando le schede e consegnarle immediatamente senza recarsi nelle cabine.
Del pari legittimo è recarsi alle urne richiedendo le sole schede per esprimere la propria volontà sui quesiti referendari.
Non esiste,proprio per le vicende ben note che hanno interessato Francavilla in questi 14 anni, alcun principio o logica del male minore che possa giustificare accordi o rapporti incestuosi sotto il profilo politico.
E’ solamente fuorviante e falso trincerarsi dietro a presunti impegni indispensabili per dare il colpo di grazia all’uno o all’altro dei responsabili del disastro “Francavilla” considerata la funzione del ballottaggio al cui esito comunque una parte dovrà soccombere. Se le responsabilità sono chiare e coinvolgono entrambe le parti in gioco non è giustificato alcun tifo!
Un diverso comportamento sarebbe ascrivibile solo a logiche di potere che lederebbero quel che rimane della dignità politica e della più volte conclamata diversità delle forze del centrosinistra.
Da parte del sottoscritto e di quanti lo hanno sostenuto, pur di contrastare l’affermazione del presunto nuovo laboratorio politico, sarebbe giustificato e consequenziale fare il tifo per il dott. Della Corte ed il candidato Saccomanno e, volendo, “mercanteggiare” con i loro referenti politici. Ma non può essere così.
E’ ancora possibile credere in una politica dignitosa e virtuosa ed evitare di cadere nel calderone di coloro che perseguono solo interessi privati o,peggio ancora, essere ritenuto un emerito mascalzone?
Per quanto mi riguarda,ed ove decidessi di continuare l’esperienza amministrativa, ritengo di dover svolgere,nei limiti delle umane possibilità, il ruolo che l’elettorato formalmente mi ha assegnato e nel rispetto della volontà espressa da 3.019 cittadini che coraggiosamente hanno manifestato la loro fiducia sino al momento del voto considerate le logiche ormai imperanti ed i forti “condizionamenti” subiti in relazione ai quali è prova quanto purtroppo si verificato in maniera plateale e spudorata anche nei seggi. E si trattava del 1^ turno!
Quanto espresso ritengo sia rappresentativo anche della volontà della coalizione che mi ha sostenuto e che ringrazio per la stima e l’apporto offerto.
Francavilla Fontana, lì 11.06.2009
Avv. Mario FILOMENO
29 aprile 2009
AVVISO
14 aprile 2009
Documento degli autosospesi del PD
Il PD dopo 5 anni di positiva esperienza di governo provinciale invece di consolidare i risultati raggiunti e porsi come guida del processo di cambiamento già avviato, apre un laboratorio politico alleandosi con gli avversari politici di sempre e chiudendo ogni rapporto con gli alleati del centro sinistra.
Fatto ancora più grave è che la scelta viene imposta dall’alto dei palazzi romani e subita passivamente dagli organismi politici del partito. Il tutto si consuma in pochi giorni, senza un reale processo di partecipazione democratica della base e soffocando le tante obiezioni e forme di dissenso interno.
Da “partito delle primarie e della partecipazione” il PD rinuncia alla propria originaria identità trasformandosi in questa provincia in un partito cinico ed alla ricerca del consenso fine a se stesso.
Sul piano cittadino la scelta provinciale è ancora più indigeribile stante la presenza nell’UDC francavillese di buona parte dei consiglieri comunali ed assessori uscenti di AN, ivi compreso il Sen. Curto, avversario storico del centro sinistra, e corresponsabile della situazione di degrado politico amministrativo della città.
I firmatari di questo documento in questi mesi hanno coerentemente e convintamente sostenuto la necessità di costruire a Francavilla, anche in controtendenza con le scelte provinciali, una nuova alleanza di centro sinistra aperta al contributo di chi intende marcare una autentica discontinuità con chi ha governato la città in tutti questi anni.
Questa posizione, avvalorata non solo da una affinità politica programmatica con le forze del centro sinistra ma dalla circostanza che il centro destra si presenta alle elezioni amministrative profondamente diviso, è stata avversata all’interno del PD da coloro i quali hanno subito sposato l’idea del partito “ duttile”.
La rottura della alleanza con il centro sinistra a pochi giorni dalle elezioni amministrative è il frutto di questa nuova scuola di pensiero che evidentemente fa del trasformismo un valore cui ispirarsi.
La scelta del PD di correre da solo alle elezioni e di presentare un proprio candidato sindaco è assolutamente non condivisibile anche per lo stato di profonda disgregazione in cui versa il partito, decimato in questi mesi da dimissioni, abbandoni e motivate autosospensioni dall’organismo dirigente.
La decisione che appare suicida e frutto di “una vocazione minoritaria del partito” è stata in realtà assunta da 9 dirigenti su circa 30 dirigenti effettivi del coordinamento cittadino.
Spiace che Tommaso Resta si stia prestando a questa operazione politica, ma tale sua disponibilità conferma la avversità più volte manifestata di volere costruire una ampia coalizione di centrosinistra.
Probabilmente la candidatura a sindaco di Resta appare la più congeniale ai disegni di chi oggi rappresenta il laboratorio politico provinciale. È evidente che le scelte operate a Francavilla, come a Ostuni e a Brindisi, sono funzionali a questo “progetto”.
L’improponibilità, per ragioni di pudore, di un accordo diretto già al primo turno con l’UDC aennina portano a ritenere pressoché certo un reciproco allineamento, formale o non, al secondo turno nel rispetto del nuovo quadro politico provinciale.
Le rassicurazioni ufficiali di non accettare apparentamenti al secondo turno con l’UDC non sono convincenti soprattutto perché l’asse politico che regge quel che resta del coordinamento cittadino del PDnon è affidabile in questo senso.
I sottoscrittori del presente documento nel prendere atto della attuale situazione di inagibilità politica del PD locale e provinciale, nella convinzione di agire nel rispetto del progetto originario del PD, aderiscono con convinzione alla candidatura a Sindaco dell’avv. Mario Filomeno.
Unica scelta che garantisce esperienza, competenza e soprattutto discontinuità certa con il sistema politico clientelare che ha oppresso per tanti anni questa città.
Nel dichiararsi sin d’ora impegnati visibilmente e direttamente nella prossima campagna elettorale a sostegno del centrosinistra e dell’avv. Mario Filomeno invitano tutti gli iscritti ed elettori del PD a fare una chiara scelta di campo per dare forza ad un progetto politico programmatico chiaramente alternativo al malgoverno del centro destra.
Francavilla Fontana 14.04.2009
I sottoscritti Dirigenti PD
Candita Mimmo Dirigente coordinamento cittadino
Cinieri Fioranna Dirigente coordinamento cittadino
Contessa Leonardo Dirigente coordinamento provinciale
Fanelli Grazia Dirigente coordinamento provinciale
Fanizza Gino Dirigente coordinamento cittadino
Iaia Alfredo Dirigente coordinamento provinciale e cittadino
Itta Antonio Dirigente coordinamento cittadino
Montanaro Giuseppina Dirigente coordinamento provinciale e cittadino
Roma Tani Assessore provinciale
Solazzo Grazia Dirigente coordinamento cittadino
Tardio Mimmo Dirigente coordinamento provinciale e cittadino
e componente assemblea regionale
Vinci Palma Dirigente coordinamento cittadino
Zizzo Mario Dirigente coordinamento cittadino
08 aprile 2009
Comunicato
Al segretario del Partito Democratico
FRANCAVILLA FONTANA
Le forze politiche e i movimenti Italia dei Valori, Sinistra Democratica, Comunisti Italiani, Rifondazione Comunista e Democratici per la Costituzione prendono atto della volontà espressa da autorevoli esponenti nazionali del Partito Democratico, seguita dalla scelta ufficiale dello stesso partito a livello provinciale, di voler perseguire intorno alla candidatura del presidente di Confindustria Brindisi, Massimo Ferrarese, un laboratorio politico teso a cancellare qualsiasi esperienza di centro-sinistra.
Tale scelta è supportata dall’UDC, dal nuovo movimento dell’On. Poli Bortone e da varie liste di centro.
La richiesta del PD di pretendere solo a Francavilla, e a seguito di un percorso che l’ha visto disgregato al suo interno, la candidatura di un proprio rappresentante è chiaramente funzionale al prospettato laboratorio politico.
E’ emerso negli ultimi giorni, e come si avrà modo di spiegare pubblicamente, che la scelta di una coalizione di centro-sinistra guidata da un rappresentante del PD costituisce solo la possibilità di gestire successivamente i rapporti con l’UDC di Francavilla e che per ragioni di “pudore” si vorrebbero evitare al primo turno.
Diversamente è incomprensibile come sia stata posta una pregiudiziale su una figura che avrebbe garantito in assoluto un effettivo percorso di centro-sinistra in perfetta alternatività e discontinuità politico-amministrativo.
Il riferimento è al candidato Mario Filomeno, in passato sindaco e rappresentante del Partito Popolare Italiano nonché elettore del PD, come dal medesimo più volte dichiarato anche pubblicamente.
Pertanto le scriventi forze politiche e movimenti esprimono ogni disappunto per i comportamenti non lineari e non improntati a correttezza e lealtà del partito da te rappresentato.
Italia dei Valori, Sinistra Democratica, Rifondazione Comunista, Comunisti Italiani e Democratici per la Costituzione intendono proporre a Francavilla un laboratorio alternativo, di fatto già avviato da giugno scorso, per offrire alla città una possibile scelta di cambiamento rispetto agli scenari che si prospettano e caratterizzati dalla presenza di due poli di centro-destra.
In questo sono da rammentare le linee politico-programmatiche già elaborate e rese pubbliche anche a mezzo di specifiche iniziative.
Le scriventi forze politiche e movimenti fanno appello agli elettori di centro-sinistra perché aderiscano al progetto politico proposto con Mario Filomeno candidato sindaco, spendendosi da protagonisti per un’idea di cambiamento che si ritiene non solo necessaria per Francavilla ma davvero possibile con il contributo attivo di tanti.
La Coalizione di Centro-Sinistra
Francavilla Fontana, li 08/04/2009
27 marzo 2009
Il tavolo del centrosinistra: comunicato ufficiale
COMUNICATO-STAMPA
In data odierna si sono riunite le delegazioni cittadine delle forze politiche che hanno già espresso la candidatura a sindaco dell’Avv. Mario Filomeno e la segreteria del PD di Francavilla Fontana, alla presenza anche del Partito Radicale.
Dall’incontro è emersa la comune volontà di ricomporre un’alleanza per un nuovo Centrosinistra che sappia parlare a tutto l’elettorato senza distinzione alcuna. Le stesse forze si sono impegnate, a partire dalle linee programmatiche già prospettate dalla coalizione rappresentata da Mario Filomeno, a definire alcuni punti prioritari utili a far uscire Francavilla Fontana dal degrado politico-amministrativo.
Le stesse forze politiche, ricordando che nel luglio scorso era stato sottoscritto un documento che prevedeva un percorso con l’UDC rappresentato da Giuseppe Salonna, hanno preso atto dell’impossibilità di ripercorrere quel cammino, alla luce dei noti eventi che hanno interessato recentemente quel partito. Le medesime forze hanno sottolineato l’importanza di un accordo per costruire un’alternativa culturale, programmatica e gestionale rispetto alle amministrazioni di centro destra che hanno governato la città negli ultimi tredici anni. Tanto al di là degli sviluppi che riguarderanno il livello provinciale.
A conclusione dell’incontro si è convenuto di aggiornare l’incontro al prossimo lunedì 30 marzo, onde definire linee programmatiche e candidatura per la carica di sindaco.
26/03/2009 La Segreteria cittadina del PD