17 febbraio 2007

Documento politico dei Democrati per la Costituzione - 16/02/2007

Cari Amici,

Nel gennaio 2006,dopo lo svolgimento delle Primarie ed in vista dell’appuntamento elettorale, da questo Movimento veniva rivolto a tutte le forze politiche dell’Unione un pressante invito volto a delineare metodi, percorsi e contenuti di una proposta politica alternativa agli anni di gestione amministrativa offerta dalla classe dirigente di centrodestra.
Si poneva a fondamento della riflessione la necessità di ridefinire le regole di una corretta convivenza democratica, da anni sostituite da malsane consuetudini che avevano inciso profondamente sul corretto rapporto tra amministratori ed amministrati caratterizzato in massima parte da subalternità e per tale ragione definito in termini di “gestione feudale del potere”.
Il documento del 4.1.2006 richiamava l’attenzione sull’immagine di una Città profondamente mortificata nelle sue potenzialità sociali, culturali, politiche, ed imprenditoriali conseguenza di una ricerca e gestione del consenso fondato solo ed esclusivamente sul rapporto di scambio (“favore contro voto”) che pervadeva la coscienza dei singoli ed ispirava purtroppo anche l’azione di organizzazioni ed associazioni.
La gravità di tale processo di involuzione democratica della Città era rappresentata anche dalla caratura e lungimiranza (!!!) della classe dirigente designata in gran parte sulla base di un consenso ottenuto non per meriti o capacità culturali o di esperienze riconosciute perché maturate nel campo sociale ed amministrativo; o peggio ancora su criteri amicali, di cooptazione, di fiducia riposta nei “capi” e di affidabilità per il perseguimento di disegni ed interessi spesso confliggenti con quelli collettivi e, nella migliore delle ipotesi, estranei ad essi.
Il lungo processo di inquinamento dei luoghi e dei momenti della democrazia e della partecipazione,sotto altro aspetto, era maturato attraverso una serie di atti e comportamenti imposti ai singoli ed alla collettività e che rispondevano al ben noto principio scientificamente coltivato: “”favorirne uno per educarne cento”.
A tanto conseguiva la necessità di una strategia politica che si ponesse l’obiettivo di un cambiamento epocale il cui fondamento era posto nella riforma della mentalità e della coscienza dei singoli presupposto indispensabile,nella situazione data, per evitare il rischio da molti paventato di una indistinzione rispetto alla coalizione di centro destra.
I dati elettorali hanno purtroppo confermato in maniera inequivocabile le previsioni più che naturali di quella riflessione.
Tanto nonostante le evidenti ricadute negative per la collettività della lunga gestione amministrativa,come esplicitamente riconosciuto anche da esponenti del centrodestra locale, e lo scempio delle risorse finanziarie conseguenza di quella gestione.
Ed in proposito,e a titolo puramente esemplificativo, come non rammentare alcune vicende certamente esemplari:
-milioni di euro impegnati per una pletora di Opere Pubbliche di incerta destinazione e/o finalità con conseguenti accensioni di mutui che incideranno pesantemente sul futuro della Città e che hanno determinato fra l’altro la “consapevole” e tanto esaltata violazione del patto di stabilità;
-assunzioni clientelari di scarso rilievo per una migliore efficienza e qualità dell’azione amministrativa;
-gestione fallimentare della società Multiservizi tenuta in vita per non ben esplicitate ragioni “politiche” ma ancora una volta rappresentate per nascondere gli intenti clientelari sin qui coltivati e la cattiva gestione di risorse pubbliche che richiederebbero forse accertamenti puntuali in sedi più opportune;
-maturazione di debiti fuori bilancio che aggraveranno la già critica situazione finanziaria del Comune (contenzioso Società di gestione e smaltimento rifiuti…);
-scarsità di risorse utili a dotare delle ulteriori infrastrutture la zona P.I.P. a cui è corrisposta la scelta discutibilissima di destinare risorse comunitarie ad altra zona gestita dal S.I.S.R.I.;
-la lunga vicenda del Centro di Carico Intermodale,struttura da ultimare entro il 1996, a cui risultano destinate altre ingenti somme (fra l’altro per sostituire beni e impianti ormai obsoleti) e per il cui futuro utilizzo esponenti di rilievo della maggioranza hanno espresso serie perplessità;
-la previsione di notevoli risorse per la nuova area Mercatale (€ 3.300.000,00=) individuata sulla via per Ceglie in zona definita ad alto rischio idrogeologico (costo del solo terreno € 760.000,00= circa);
-gli enormi costi della gestione dei rifiuti e i dati non soddisfacenti della raccolta differenziata, il futuro della discarica e strutture annesse, la vivibilità ambientale, la questione del traffico cittadino e l’assenza e scarsità di aree di parcheggio;
-disattenzione e carenza di interventi organici riguardo alla vivibilità dei quartieri ed alla loro riqualificazione; alla promozione e rivitalizzazione dei luoghi e degli strumenti di una effettiva politica a servizio della cultura, dello sport e tempo libero che costituiscano altresì la base di una politica sociale,ambiti di intervento surrogati ormai da sussidi, contributi e patrocini vari.
A tali situazioni è quasi impossibile che possa rimediare il Sindaco Marinotti con la sua Giunta. Ciò sia per la continuità della maggioranza che la sostiene e per la irreversibilità di tante scelte compiute sia per la scarsità di risorse che potranno essere impinguate soprattutto con la revisione dei costi dei servizi a carico dei cittadini e l’aumento dei tributi locali.
Ma,preso atto ancora una volta delle vicende appena ricordate, occorre altresì riflettere sul contesto più ampio entro cui si snoda il vissuto quotidiano.
E’ stato recentemente presentato l’annuale rapporto sull’Italia curato dall’Istituto di ricerca Eurispes nel quale,come riportato dalla stampa nazionale, le patologie del Paese vengono ascritte ad “uno scivolamento progressivo verso forme più o meno evidenti di neofeudalesimo” che interessa la politica, l’economia, il terzo settore ed anche la pubblica amministrazione ambiti tutti caratterizzati dalla pratica del ‘familismo amorale, della logica clientelare, dei privilegi di casta e di corporazione, della ereditarietà delle cariche e degli incarichi’.
Secondo il Rapporto il “passaggio dalla società della produzione alla società della comunicazione” costituisce uno dei cambiamenti che ha modificato “profondamente i sistemi di riferimento valoriale e culturale”.
Ed infatti “raramente si vedono rappresentati sui mezzi di comunicazione di massa l’esperienza ed il successo di un piccolo o medio imprenditore che produce buona occupazione, paga le tasse e riesce a proiettarsi ed affermarsi….Nella società della comunicazione non è importante quello che sai fare o quello che non conosci, ma chi conosci. Alla società della comunicazione poco importano categorie, concetti e valori come la meritocrazia, le regole, l’educazione, la costanza e la gradualità nel costruire un percorso di studi oppure una traiettoria professionale e di impresa”.
L’analisi,duole sottolinearlo, per molti aspetti è lo specchio fedele dell’esperienza quotidiana delle nostre famiglie, della scuola, dell’imprenditoria, della politica……
Le tante vicende che la cronaca di questi mesi e di questi giorni ed ore,sia a livello nazionale sia a livello locale, richiama tutti alla dura realtà sollecitando nel contempo la politica a dare risposte concrete ed i cittadini a capire, riflettere e riappropriarsi del diritto-dovere di partecipare.
Ilvo Diamanti,nella presentazione dell’ultimo libro dello studioso francese Marc Lazar (“Democrazia alla prova. L’Italia dopo Berlusconi”), ha affermato che: “in un sistema in cui anche il centro sinistra è berlusconizzato occorre rifondare la Repubblica”.
E’ di tutta evidenza,comunque, che le vicende quotidiane a tutti indistintamente pongono un ultimatum: “il tempo è scaduto” e non vi è più spazio per l’inerzia e la rassegnazione, o peggio per l’assuefazione.
A maggior ragione risultano incomprensibili ed ingiustificabili forme di personalismo paralizzante o di rivalità di gruppi convinti come siamo,o dovremmo essere, che la rivendicazione di visibilità sotto ogni profilo lede la credibilità della proposta e dell’UNIONE.
Pertanto occorre una ripresa di iniziativa che ponga al centro il dialogo ed il rapporto informativo e comunicativo con i cittadini ed il territorio.
La nostra perdurante assenza,oltre che essere gradita agli avversari, incide ancor più profondamente sulla fiducia dei cittadini.
I tanti problemi irrisolti si riverberano sulle condizioni dei ragazzi, dei giovani, delle famiglie, degli operatori culturali ed economici, dei quartieri…
Per tali ragioni riteniamo urgente che la coalizione di centrosinistra recuperi nell’immediato modi e luoghi per una ripresa di confronto e di rinnovato impegno.
Ed in proposito possiamo affermare,con convinzione e determinazione, che Tommaso Resta è il referente e responsabile dell’unità dell’UNIONE e per tali motivi non abbiamo nessuna riserva in ordine al suo ruolo di rappresentante e garante di un percorso di unità, sia nel Consiglio comunale sia nell’ambito politico.
Per tutto ciò chiediamo che il medesimo Tommaso RESTA,senza alcuna remora e con coraggio, assuma nell’immediato tutte le iniziative utili per “risvegliare” il senso di un impegno diffuso, facendosi promotore,con i responsabili politici dell’UNIONE e consiglieri Comunali, di una prima iniziativa pubblica in cui dibattere sul futuro di Francavilla con l’obiettivo di maturare compiutamente il convincimento che la rinascita della politica inizia dal territorio.
Francavilla Fontana, lì 16.02.2007
Per i “Democratici per la Costituzione”
Mario Filomeno
Vincenzo Garganese
Antonio Romano
Carlo Altavilla
Carlo Attanasi

16 febbraio 2007

Medicina Democratica movimento di lotta per la salute presenta Dialoghi sulla Salute, la scuola aperta e itinerante di salute.


23 febbraio 2007 ore 17.00 a Brindisi Sede ARCI-ASSOCIARTE

Piazzale della stazione - sopra al cinema UNIVERSAL

Emilio GIANICOLO dialogherà su:“Epidemiologia: contributi critici ”. Introduce Maurizio PORTALURI
I dialoghi sono giunti al loro quarto appuntamento che vedrà Emilio Gianicolo introdurre il tema: “Epidemiologia: contributi critici”. Emilio Gianicolo, in passato ricercatore dell’Istituto Nazionale di Statistica (ISTAT) ed attualmente ricercatore del CNR, è impegnato da anni nella ricerca sulle condizioni di salute della popolazione.
Parlerà dell’epidemiologia, ossia dello studio riguardante la diffusione delle malattie su un dato territorio, trattando l’argomento sia in termini generali – dialogando sugli aspetti critici di cui tener conto negli studi epidemiologici – sia nello specifico, con riferimento agli studi svolti a Brindisi.

L’introduzione sarà a cura di Maurizio Portaluri, direttore generale della ASL BAT.

Al dialogo parteciperà anche Angelo Semerano, laureando in Ingegneria Ambientale, che presenterà in anteprima una sintesi dei risultati della sua tesi sulle caratterizzazioni e sulle analisi del rischio nell’area del petrolchimico.
MD intende affrontare il tema della salute in tutte le sue accezioni, lo vuole fare mettendo a disposizione di tutti le proprie esperienze sollecitando
momenti di crescita individuale e collettiva e una partecipazione attiva, senza deleghe e democratica alla SALUTE.


INFORMAZIONI:
GINO STASI 3291184097

09 febbraio 2007

Intervento sul consumo di farmaci di Emilio Gianicolo

I farmaci da strumento di salute si sono trasformati, nel tempo, in bene di consumo.
L’origine di questa involuzione - che da un lato comporta effetti negativi sulla salute e dall’altro contribuisce alla crescita della spesa sanitaria – ha origini varie. Aumentano, indotte dall’industria farmaceutica, le aspettative della popolazione. Gli individui sono sempre più esposti a messaggi che tendono ad ingigantire i problemi, a suscitare paure e, attraverso la banalizzazione degli interventi, a indurre consumi inappropriati.
L’impegno dei medici a operare in scienza e coscienza può essere minato dal conflitto di interessi tra medici e industria e tra l’industria e la ricerca. L’industria sembra aver coronato il sogno di un vecchio direttore della Merck, Harry Gadsen, il quale, circa trenta anni fa, confidava, sulla rivista Fortune, che il suo sogno era quello di “vendere farmaci ai sani”. I medici portatori del conflitto di interessi citato, dal canto loro, si comportano come il giovane dottor Knock della omonima commedia teatrale di Jules Romain. Il giovane medico, in difficoltà economica perché operava in un villaggio abitato da persone sane, per superare l’impasse aveva coniato lo sloganI sani sono malati che non sanno di esserlo”.

Lo slogan del giovane medico e il sogno del grande industriale sono oggi alla base di quello che viene definito “disease mongering” (fabbricazione, promozione e vendita di malattie). Si tratta di una strategia messa in campo dalle multinazionali del farmaco per aumentare il numero dei potenziali consumatori dei loro prodotti. Tale strategia agisce principalmente attraverso l’abbassamento delle soglie e la creazione ex-novo di malattie.

L’abbassamento delle soglie delle malattie (si pensi all’ipertensione e alla colesterolemia) è finalizzato ad incrementare il mercato dei potenziali consumatori di farmaci (nel caso specifico i sartani e le statine). La creazione ex-novo di malattie, molto spesso condizioni con cui l’uomo e la donna hanno da sempre pacificamente convissuto (si pensi alla menopausa, alla timidezza che diventa “disturbo di ansietà sociale” e alla tensione pre-mestruale che diventa una malattia mentale definita come “disturbo disforico pre-mestruale”), costituisce un’ulteriore spinta ad atteggiamenti orientati al consumo, giammai alla salute.

Emilio Gianicolo




08 febbraio 2007

PRESIDIO della Legalità

Martedì 13 febbraio 2007, ORE 19.00

ristopub GolosOasi di Mesagne, p.zza orsini del balzo

Inaugurazione del primo

PRESIDIO della Legalità
nella regione Puglia




Beppe Grillo "The last true voice"


Grillo in un suo spettacolo(2005) parla della pirateria, del debito americano e della salute

04 febbraio 2007

02 febbraio 2007

Illegalità e corruzione nelle Istituzioni

Sabato 3 febbraio a partire dalle ore 9.30 presso il Salone degli Stemmi dell'Ente Provincia di Taranto, a seguito dei fatti di cronaca giudiziaria e amministrativa che hanno interessanto il capoluogo jonico, LIBERA - Associazioni, nomi e numeri contro le mafie organizza un seminario sul tema llegalità e corruzione nelle Istituzioni. L'iniziativa è realizzata in collaborazione con Avviso Pubblico, Cittadinanzattiva, con il patrocinio dell'Ordine degli Avvocati di Taranto e del CSV Taranto.
PROGRAMMA

Saluti:
Angelo Esposito - Pres. Ordine Avvocati di Taranto
Carlo Martello - Pres. CSV Taranto

Interventi:

"Illegalità e corruzione nelle Istituzioni"
Pierpaolo Romani - coord. naz. Avviso Pubblico

"Quando l'illegalità diventa sistema: strumenti di prevenzione"
Ileana Fedele - magistrato e Alto Comm. prevenzione e contrasto della corruzione

"La legislazione anticorruzione: estensione della legge n.109/96 ai corrotti nella pubblica amministrazione"
Marina Venezia - dir. naz. Cittadinanzattiva

"Il caso Taranto: collusioni e corruzione nei rapporti tra politica, economia e pubblica amministrazione"
Raffaele Bruno - ref. regionale Libera

Conclude:
Marcello Cozzi - uff.presidenza Libera e vicepres. FAI

Modera:
AnnaMaria Bonifazi - ref. Libera Taranto