29 settembre 2007

APRIAMO GLI OCCHI SULLA DISCARICA


DEMOCRATICI PER LA COSTITUZIONE
Francavilla Fontana
Via Carlo Pisacane, 40/A


Francavilla Fontana, lì 28.09.2007



Preg.mo Signor
Presidente Consiglio Comunale
Francavilla F.na

Preg.mo Signor
Presidente ATO BR/2
Signor Cosimo FERRETTI
ORIA

Preg.mo Signor
PRESIDENTE
Provincia di BRINDISI

Preg.mo Signor
PRESIDENTE
Giunta Regionale Pugliese
BARI

Preg.mo Signor
ASSESSORE ALL’AMBIENTE
Regione Puglia
BARI

Preg.mo Signor
PREFETTO
di Brindisi

e p.c.
Agli Organi di Informazione





Oggetto: MOZIONE Consiliare su “discarica controllata di prima categoria sita in Francavilla Fontana alla via San Vito.
Atto di concessione per la realizzazione e gestione in favore della società FRANCAVILLA AMBIENTE.
Impianto di selezione e biostabilizzazione ed eventuale realizzazione discarica di servizio/soccorso sempre nel territorio di di Francavilla Fontana (BR).
VERIFICA convenzione e gestione discarica in servizio.
Accertamenti circa regolarità e legittimità iter procedurale per impianto “complesso”.

Il sottoscritto Avv. Mario Filomeno,domiciliato in Francavilla Fontana (BR) alla via Salvo D’Acquisto n.25 (tel.: 0831-844925; cell. 368-3952851), in qualità di Consigliere Comunale eletto nella lista “Democratici per la Costituzione”, chiede al Presidente del Consiglio Comunale di Francavilla Fontana l’inserimento dell’allegata mozione, composta di nn. 14 facciate, nell’ordine del giorno del prossimo Consiglio Comunale, come da disposizioni vigenti.

Alle altre Autorità in indirizzo la mozione viene trasmessa per quanto di competenza.

Certo di cortese attenzione ai contenuti dell’atto, si porgono i migliori saluti.


Avv. Mario Filomeno
MOZIONE
AI SENSI ART. 17 STATUTO COMUNALE e ART. 35 REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL CONSIGLIO COMUNALE
Il Sottoscritto Mario FILOMENO, in qualità di Consigliere Comunale eletto nella lista “Democratici per la Costituzione”,
PREMESSO CHE
-con delibera della Giunta Provinciale di Brindisi n. 213 del 26.3.1997 veniva autorizzata,ai sensi del D. Lvo 22/97 e della L.R. 17/93, la costruzione di una discarica controllata di prima categoria avente una volumetria massima di 470.000 mc e destinata al servizio dei Comuni facenti parte del bacino BR/2 (Ceglie M.ca, Erchie, Francavilla F.na, Latiano, Oria, San Michele S.no, Torre S. Susanna e Villa Castelli);
-a seguito di gara per l’affidamento in concessione della realizzazione e gestione la stessa veniva affidata,con determinazione dirigenziale n.955 del 20.07.2000, all’ATI costituita dalla Lombardi Ecologia s.n.c. (mandatario), Termomeccanica s.p.a. (mandante) ed EMAS Ambiente s.p.a. (mandante), successivamente costituite con atto notarile del 20.11.2001 in società consortile a responsabilità limitata denominata “Francavilla Ambiente” ;
-stipulato il contratto in data 7.12.2000, in data 1.3.2004 entrava in esercizio il 1° lotto realizzato;
-il secondo lotto veniva ultimato in data 20.05.2005;
-in ragione della indisponibilità della discarica di c.da Autigno in Brindisi posta a servizio del bacino BR/1, il Commissario delegato per l’emergenza ambientale con provvedimento del 19.04.2004 n. 25 disponeva che tutti i Comuni di detto bacino (ad esclusione poi di Brindisi) conferissero i propri rifiuti nella discarica gestita dalla Francavilla Ambiente. A tanto conseguiva la saturazione anticipata,rispetto ai tempi previsti nel progetto originario, della capienza volumetrica della discarica ;
-con delibera n. 282 del 13.10.2006,sulla scorta di relazione dell’Ufficio Tecnico Comunale del 28.9.2006 nonché delle sollecitazioni venute dall’Assemblea dell’Autorità di Bacino nella seduta del 03.10.2006, la Giunta Municipale,anche al fine di salvaguardare le preminenti ragioni di tutela dell’ambiente e della sanità pubblica, disponeva l’ampliamento del 2° lotto e nel contempo soprassedeva alla realizzazione di un centro di selezione e biostabilizzazione in attesa dell’individuazione di un nuovo sito sede di discarica del Bacino BR/2.
PREMESSO ANCORA CHE
-con Decreto del Commissario Straordinario per l’emergenza rifiuti in Puglia nr.257 del 21.12.1998 veniva approvato il progetto “Centro di Raccolta, prima lavorazione e stoccaggio dei materiali provenienti dalla raccolta differenziata” nel territorio del Comune Francavilla Fontana indicato come bacino BR/2;
-l’art.1 - comma 3 del citato Decreto individua nel Comune di Francavilla Fontana il soggetto attuatore dell’intervento;
-sempre con Decreto Commissariale nr.333 del 21.04.1999 veniva assegnata al Comune di Francavilla Fontana la somma di £.4.229.000.000 quale soggetto attuatore;
-il finanziamento rientrava nell’ambito del P.O.P. Puglia 94/99, sotto-misura 7.3.2. e che il Comune di Francavilla, in esecuzione del citato decreto Commissariale, procedeva all’affidamento dei lavori previo pubblico incanto;
-con contratto del 14.12.1999 Rep. n. 4184 i lavori in questione vennero affidati al Consorzio Etruria Soc. Coop. a r.l. da Montelupo Fiorentino per il prezzo netto di 3.126.889.874, così come offerto in sede di gara, poi in sede di stato finale (redatto dal direttore dei lavori) risultati pari a £. 3.481.709.040=;
-i lavori, consegnati all’impresa appaltatrice in data 16.02.2000, vennero ultimati il 12.04.2001 e collaudati il 30.07.2001 dalla Commissione di Collaudo Tecnico Amministrativo all’uopo nominata con Decreto del Commissario Delegato n. 355 del 14.06.1999;
-tale impianto ad oggi non risulta mai essere entrato in funzione;
-le somme destinate all’intervento sono state di gran lunga superiori al finanziamento previsto nel decreto Commissariale 28.7.1997 (in G.U. S.O. n. 229 del 1° ottobre 1997) pari a £.1.500.000.000= ( tale ultimo importo per un impianto che prevedeva “pressa per plastica e alluminio, nastro selezionatore per carta e cartone, area stoccaggio vetro).
PREMESSO INFINE CHE
-con nota prot. n.4476/CD/R del 03.06.03 il Commissario Delegato prendeva atto della volontà manifestata dal Sindaco del Comune di Francavilla Fontana (dr. Vincenzo Della Corte), quale Presidente dell’Autorità di bacino, in ordine alla utilizzazione della discarica di servizio/soccorso, del centro di selezione e dell’adeguamento dell’impianto con la linea di biostabilizzazione, nonché della richiesta di cofinanziamento per la realizzazione delle sezioni di trattamento (selezione e biostabilizzazione);
-con la medesima nota veniva richiesto all’Autorità di gestione la presentazione del progetto definitivo delle predette linee di trattamento in conformità al disciplinare tecnico di cui al decreto commissariale n.296/02 ed alla vigente normativa di settore, corredato da ogni elemento funzionale onde accertare le condizioni di finanziabilità dello stesso;
-con nota della concessionaria Francavilla ambiente s.c.a r.l. del 29.08.03, acquisita al protocollo dell’Ufficio col n.7215/CD del 05.09.2003, veniva trasmesso il progetto della linea di selezione e biostabilizzazione;
-con nota commissariale prot. n.2135/CD del 29.03.2004 si ravvisava la necessità,in via istruttoria, di integrazioni progettuali come emerso in sede di incontro tecnico tenutosi il 25.03.2004;
-con nota prot. n.13 del 24.06.2004 della Francavilla Ambiente s.c.a r.l., acquisita al protocollo col n.4789/CD del 06.07.2004, veniva trasmesso il progetto definitivo della linea di selezione e biostabilizzazione;
-con nota prot.72 del 20.07.2004 sempre della Francavilla Ambiente s.c.a r.l., acquisita al protocollo col n.5129/CD di pari data ed in riscontro di altra nota dell’Ufficio Commissariale pro. N.4966/CD del 14.07.2004,venivano trasmessi gli ulteriori chiarimenti richiesti;
-l’Organismo Tecnico di assistenza e consulenza a supporto dell’attività commissariale di cui al decreto n.93/04, conclusivamente nelle sedute del 20.07.2004 e 03.08.2004 e sulla scorta della documentazione acquisita agli atti, esprimeva parere favorevole all’approvazione, per l’adeguamento del sistema impiantistico di base al servizio del bacino BR2 e del progetto dell’impianto di trattamento costituito da linea di selezione e biostabilizzazione, trasmesso dalla Francavilla Ambiente s.c.a r.l con la citata nota del 24.06.2003, conforme al disciplinare tecnico di cui al decreto commissariale n.296/02 ed alla vigente normativa, in testa alla discarica di servizio/soccorso di Francavilla Fontana – c.da Feudo,;
-in proposito è opportuno riportare quanto testualmente affermato nel decreto Commissariale del 26.3.2004 n. 56:
“In tale quadro (rif. agli obiettivi del piano di gestione dei rifiuti: n.d.e.), l’azione complessiva già prevista comprende tre specifiche “azioni di filiera” riguardanti, rispettivamente.
·-i materiali secchi derivanti da raccolta differenziata;
·-il rifiuto indifferenziato a valle della raccolta differenziata;
·-il materiale organico derivante dalla raccolta differenziata.
I materiali secchi derivanti da raccolta differenziata devono essere conferiti ai Centri di stoccaggio e prima lavorazione realizzati nel rispetto delle prescrizioni tecniche di cui al Disciplinare approvato con Decreto commissariale n.95 del 03.11.1994.
Per il rifiuto indifferenziato a valle della raccolta differenziata deve, invece, essere adottata una sequenza di trattamento che, nel rispetto delle prescrizioni tecniche di cui al relativo Disciplinare incluso nel citato Decreto commissariale n.296/02 comporta la scelta tra due diverse opzioni operative effettuata in considerazione delle peculiarità geografiche e socio-economiche dell’ambito di riferimento.
La prima delle opzioni suddette comporta la biostabilizzazione primaria di tutto il rifiuto con successiva separazione/vagliatura per la produzione di una frazione umida biostabilizzata, da avviare allo smaltimento in discarica controllata, e di una frazione secca da avviare alla produzione di CDR. La scelta tecnica di operare la biostabilizzazione su tutto il rifiuto, a monte cioè della separazione secco/umido, è derivata dalla necessità di garantire:
·-una maggiore efficienza della operazione di separazione stessa;
·-un sufficiente grado di stabilizzazione anche sulla frazione secca,
e, quindi, di evitare l’insorgenza di eventuali rischi di carattere igienico-sanitario connessi alla manipolazione di materiale che , benché secco, contiene comunque componenti organiche putrescibili.
La seconda opzione comprende, oltre alla biostabilizzazione primaria di tutto il rifiuto, anche la successiva maturazione della frazione umida biostabilizzata consentendo, quindi, di ottenere, dopo una ulteriore operazione di vagliatura, una frazione organica matura da avviare al recupero/riutilizzo in operazione di bonifica, risanamento ambientale, gestione discarica, ecc.
Il sopravaglio derivante dalle operazioni di separazione/vagliatura suddette sarà costituito da una frazione combustibile che dovrà essere destinata alla produzione di CDR, nel rispetto delle prescrizioni tecniche di cui al Disciplinare approvato con Decreto commissariale n.228 del 15.10.1998.
Infine, il materiale organico derivante da raccolta differenziata dovrà trovare destinazione presso gli impianti di produzione di compost già esistenti o in realizzazione, ovvero.da realizzare, a seguito di una attenta analisi costi-benefici, nel rispetto delle prescrizioni tecniche di cui al Disciplinare approvato con Decreto commissariale n.113 del 19.01.1998”;
-tale sistema così delineato costituisce altro rispetto alla realizzazione e gestione della discarica controllata ora in funzione. Ciò che del resto si afferma esplicitamente nel ricorso presentato dalla Francavilla Ambiente avverso la delibera di G.M. 13.10.06 n. 282, definito dal TAR-Lecce con sentenza n.1649/07 per cessazione della materia del contendere con conseguente condanna del Comune al pagamento delle spese e competenze legali nella misura di € 1.000,00= oltre accessori;
-tanto si verificava in quanto la delibera n. 282 del 13.10.2006, autorizzativa del solo ampliamento del 2° lotto della discarica di via San Vito in ragione della rappresentata saturazione della capacità volumetrica entro il 31.1.2007, veniva revocata con delibera G.M. n.92 del 30.03.2007 consentendo così la ripresa dell’iter per la realizzazione dell’impianto di selezione e biostabilizzazione.
CONSIDERATO CHE
-la discarica sita alla via San Vito è destinata allo smaltimento dei rifiuti “tal quali” e come tale è stata progettata e gestita;
-in tal senso rileva la circostanza della costituzione, da parte dell’Associazione Temporanea di imprese aggiudicataria della concessione per la realizzazione e gestione della medesima discarica, della società consortile “di scopo”, avente ad oggetto sociale esclusivo la realizzazione e gestione della discarica, denominata “Francavilla Ambiente”;
-l’obiettivo generale del piano dei rifiuti urbani predisposto in questi anni, successivamente alla progettazione e realizzazione della discarica controllata di Francavilla (vd. in proposito decreti Commissariali n.41 del 6.3.2001 e n. 296 del 30.9.2002 art. 7 del dispositivo), mediante la progettazione e realizzazione di un sistema impiantistico integrato per ciascun bacino di utenza è “quello della sottrazione della massime possibili quote di rifiuto urbano dal circuito del semplice smaltimento, a favore del circuito del recupero e riutilizzo, sia di materiale sia di energia, riservando allo smaltimento definitivo in discarica controllata una frazione residuale dei rifiuti non destinati ad alcuna forma di riutilizzo o di recupero, ovvero una mera funzione di soccorso per eventuali situazione contingenti di crisi o di interruzione nell’esercizio degli impianti complessi a causa di necessità manutentive ordinarie e straordinarie” (vd. decreto Commissariale n. 56 del 26.3.2004);
-sulla scorta delle emergenze e delle scarse risorse finanziarie l’Associazione Temporanea originariamente aggiudicataria,poi Francavilla Ambiente, ha ottenuto la concessione relativa alla discarica di via San Vito (illuminante in proposito il carteggio intercorso,dall’aprile 1997 e l’8.7.1997, tra il progettista Ing. Eligio Romanizzi, il Sindaco di Francavilla (dr. Della Corte) e l’Assessorato Regionale all’Ambiente ;
-successivamente otteneva l’autorizzazione per l’impianto di biostabilizzazione, unitamente all’allargamento del 2à lotto);
-suscita forti perplessità il comportamento tenuto dall’amministrazione Comunale di Francavilla con riguardo alla revoca della delibera del 13.10.2006 n. 282 ed alla gestione del contenzioso con la Francavilla Ambiente;
-elementi di dubbio conseguono anche alla mancata definizione ad oggi del procedimento arbitrale richiesto dalla medesima Francavilla Ambiente in ordine alle sanzioni comminate nell’estate 2006,pari a € 70.582,32=, a fronte di gravi inadempienze contestate e concernenti le operazioni di trattamento e stoccaggio dei rifiuti (vd. delibera G.M. n.384 del 19.12.2006), inadempienze rilevanti ai fini della procedura di decadenza prevista dall’art. 4 della convenzione del 7.12.2000;
RITENUTO CHE
-al fine di procedere nella verifica dell’intero iter procedurale per così come sin qui riferito è opportuno acquisire ogni documentazione utile depositata presso gli Uffici Comunali, Regionali, Provinciali e dell’ATO BR/2;
-all’esito della verifica potrebbe palesarsi l’opportunità di promuovere azioni nelle sedi giurisdizionali competenti, salva l’adozione di provvedimenti in autotutela;
-tali complesse attività,come facilmente intuibile, non possono essere garantite nei tempi ristretti richiesti da un singolo consigliere o gruppi politici o Comitati le cui funzioni fra l’altro incontrano limiti e disagi non di poco conto sia con riguardo all’acquisizione di atti ed informazioni sia con riferimento all’esercizio di azioni legali;
-in proposito va rammentato l’orientamento giurisprudenziale ormai consolidato che non riconosce la legittimazione ad agire in capo ai consiglieri comunali se non in caso di “vulnus” delle loro prerogative (fra tutte Consiglio di Stato sentenza n. 826 del 19.02.2007);
-altrettanto è da dire dei limiti, delle condizioni e presupposti richiesti in ordine all’azione esercitata da Associazioni e Comitati locali presenti sul territorio o costituiti per la tutela di interessi diffusi e obiettivi specifici (vd. sentenza Cons. di Stato n. 3191 del 14.06.2007: causa Ecolevante – Comitato Vigiliamo per la discarica di Grottaglie);
-anche l’azione popolare prevista dall’art. 9 del Testo Unico degli Enti locali viene definita in sede giurisprudenziale “quale azione eccezionale esercitata da soggetto diverso da quello che è titolare della situazione sostanziale tutelata e non può trasformarsi in un’azione di tipo correttivo”. (T.A.R. Emilia Romagna-Bologna sentenza n. 1618 del 6.7.2007; Cons. di Stato n.5043 dell’8.9.2003).
In sintesi: le scelte dall’Amministrazione Comunale di costituirsi nei giudizi promossi dalla Francavilla Ambiente, anche in relazione all’impianto di biostabilizzazione e definita con la revoca della deliberazione del 13.10.2006, non consentono l’esercizio di tale azione.
Del pari la costituzione nel giudizio promosso da un privato, proprietario di un immobile contiguo alla discarica, che ha inteso far valere il diritto alla salute personale ed alla salubrità dell’ambiente nonché sanzionare eventuali pregiudizi conseguenti al possibile decremento del valore dell’immobile, impedisce di effettuare anche un intervento cosiddetto “ad adiuvandum” (vd. delibera G.M. n. 59 del 28.02.2007);
-pertanto residuerebbe la sola azione penale che spetta all’Autorità giudiziaria competente, in presenza di elementi a tal fine rilevanti ed ove,è ovvio, vi sia la volontà di procedere;
-la vicenda del Rigassificatore di Brindisi è esemplare in quanto,duole sottolinearlo, si è rivelata insufficiente la pur meritoria azione costante di sensibilizzazione, di pungolo e di denuncia di comitati per la tutela dell’Ambiente e/o di singoli amministratori locali.
E ciò a causa di una fitta rete di interessi e di complicità che, a vari livelli, pare abbia contribuito a rendere “impenetrabile” e apparentemente legittima tutto l’iter procedurale. Solo un’indagine condotta,mediante l’acquisizione e comparazione di atti e documenti depositati e dispersi (!) tra gli innumerevoli Uffici competenti, ha reso possibile dopo anni l’adozione al momento del provvedimento di sospensione da parte del Ministero delle Attività produttive;
-pur tuttavia,e per quanto compete in sede amministrativa e politica, è assolutamente necessario stimolare e sollecitare gli Enti locali interessati, i rappresentanti Istituzionali e l’ATO BR/2 perché si faccia piena luce su quanto sin qui verificatosi. Ciò,quanto meno, per rassicurare i cittadini circa la regolarità, legittimità e correttezza dell’operato della Pubblica Amministrazione.
RITENUTO E CONSIDERATO CHE
-il diritto dei cittadini alla salute ed alla salubrità dell’ambiente e la tutela del territorio costituiscono obiettivi fondamentali di una sana Amministrazione;
-tali diritti rischiano di essere pregiudicati dalla carenza o insufficienza o inidoneità dei controlli e delle verifiche in ordine alla corretta osservanza degli standards e obblighi previsti dalla legge nella realizzazione e gestione di impianti di smaltimento;
-in caso di inerzia e/o di colpevoli omissioni potrebbero aggravarsi per la popolazione di Francavilla le condizioni ambientali già rese “problematiche” dalla presenza e concentrazione sul territorio ed al confine con Francavilla di altre fonti di possibili inquinamento: discariche abusive di ogni genere di materiale; discariche di materiale nocivo e pericoloso; installazione diffusa su proprietà private di impianti di telecomunicazioni e telefonie; sottostazione ferroviaria; traffico …;
-non può sottacersi la circostanza che solo in questi mesi è stata attivata la procedura volta ad accertare lo stato del sottosuolo nell’area per anni,precedenti all’emanazione di disposizioni più prescrittive circa la gestione delle discariche, destinata allo smaltimento dei rifiuti (vd. “caratterizzazione” c.da Matroccolo, contigua alla discarica gestita dalla Francavilla Ambiente, sito non più utilizzato dai primi anni ’90) (determina n. 1041 del 31.7.2007 Indice generale: nomina direttore dei lavori);
-i progettisti della discarica controllata, a suo tempo, nella relazione di impatto ambientale attestavano: “è stata altresì verificata la compatibilità tra il progetto proposto e il Piano Regolatore Generale (rectius: P.d.F., n.d.e.) della città di Francavilla Fontana,infatti, la zona in questione è tipizzata come zona agricola e a tale destinazione sembra vocata in successivi strumenti urbanistici”.
Ma anche tale circostanza risulta smentita dal momento che negli ultimi anni a poca distanza sono insorti insediamenti produttivi (zona S.I.S.R.I.) e recentemente è stato approvato il piano commerciale per le medie strutture di vendita con la previsione,anche se non precisata la esatta allocazione, di insediamenti sull’asse San Vito.
RILEVATO CHE
-le palesate emergenze ambientali nonché la scarsità delle risorse finanziarie necessarie a farvi fronte non possono favorire interessi sia pur legittimi a discapito di diritti costituzionalmente riconosciuti (alla salute, alla integrità del territorio, alla trasparenza dell’azione amministrativa..);
-nel caso concreto una situazione di fatto (la concessione relativa alla realizzazione e gestione della discarica di via San Vito) rischia di “legittimare” l’adozione e attivazione di atti e procedure quanto meno degne di approfondimento;
-infatti la Francavilla Ambiente,tramite l’ottenimento della prima concessione, è stata autorizzata a realizzare l’impianto di biostabilizzazione sul presupposto della presunta esistenza in Francavilla di una discarica di servizio/soccorso (vd. decreto Commissariale n. 158 del 20.09.2004);
-sempre l’emergenza, costituita dall’imminente esaurimento della discarica (ma come è stata verificata tale circostanza?) ha ulteriormente condizionato la scelta di realizzare l’impianto di biostabilizzazione procedendo alla revoca della delibera n.n. 282 del 13.10.2006,con delibera n. 92 del 30.03.2007, e sul presupposto ulteriore di una possibile responsabilità riveniente dalla perdita dei finanziamenti previsti (vd. anche nota a firma Sindaco di Oria e Presidente ATO BR/2 dell1.3.2007 prot. n. 71; con altra missiva datata 8.2.2007 n. 45 prot., sempre il Sindaco Ferretti, sollecitava,fra gli altri, il Sindaco di Francavilla, perché garantisse “ i diritti acquisiti dalla Francavilla Ambiente nel suo agire come soggetto economico”);
-contrariamente a quanto affermato nell’interesse della medesima Francavilla Ambiente (vd. ricorso avverso la delibera n.01 dell’8.2.2007 dell’ATO BR/2 e delibera di presa d’atto G.M. n. 168 del 29.05.2007: di aggiornamento della tariffa di conferimento R.S.U. in discarica) circa la natura di società consortile “di scopo” (oggetto esclusivo: realizzazione e gestione discarica di via San Vito in Francavilla F.na), inspiegabilmente la Francavilla Ambiente risulta destinataria di altre possibili concessioni escluse dall’oggetto sociale originario;
-oltre all’impianto di biostabilizzazione, la Francavilla Ambiente ha individuato altro sito nelle immediate vicinanze della discarica in esercizio ove realizzare altra discarica, evidentemente di servizio/soccorso come richiesto dalle disposizioni in tema di sistema integrato dei rifiuti (vd. missiva datata 12.03.2007 e pervenuta al Comune in data 14.3.2007 prot. n. 9519);
-attraverso tutta questa serie di atti Francavilla rischia ormai di vedersi allocata altra discarica,a servizio dell’impianto complesso come configurato dalla normativa vigente, e senza che a monte vi sia stata una gara di evidenza pubblica che non concerne evidentemente solo i 7 milioni di euro previsti per la realizzazione dell’impianto di selezione e biostabilizzazione;
-tanto è avvenuto in virtù di alcune modifiche statutarie (quanto legittime stante anche la natura consortile costituita per il suo originario scopo?) intervenute successivamente all’ottenimento della concessione per la discarica di Francavilla;
-infatti,prima dell’istanza presentata alla Regione Puglia nel giugno 2003 volta all’ottenimento dell’approvazione del progetto di adeguamento dell’impianto esistente e della realizzazione dell’impianto di biostabilizzazione, l’oggetto sociale,come si evince dalle risultanze camerali, veniva integrato nel modo che segue: “nell’ambito della suddetta concessione con il Comune di Francavilla Fontana (BR) la società potrà inoltre svolgere la raccolta, il trasporto, lo smaltimento, il riciclaggio e la lavorazione di ogni tipo di rifiuto urbano e differenziato non pericoloso ….. costruzione e gestione di impianti di selezione di R.S.U., di biostabilizzazione e di produzione di C.D.R…..”;
-il contratto stipulato il 07.12.2000 con il Comune di Francavilla non solo escludeva espressamente la raccolta dei rifiuti ma si limitava solo e soltanto a disciplinare la realizzazione e gestione della discarica per lo smaltimento dei rifiuti “tal quali”.
**** ****
Per quanto sin qui espresso, ove dovessero emergere elementi tali da inficiare l’intera procedura di realizzazione dell’impianto complesso, coltivata per fasi ed in tempi che suscitano dubbi notevoli (procedura,fra l’altro, soggetta alla V.I.A.: vd. determina Dirigente Settore Ecologia – Regione Puglia n. 18 del 17.01.2007 in B.U.R. n. 27 del 21.02.2007: realizzazione impianto complesso Bacino BA/4), non si intuirebbero le ragioni di una ulteriore penalizzazione per i cittadini ed il territorio di Francavilla.
Tutto ciò premesso, considerato, accertato e rilevato, il sottoscritto Consigliere Comunale
INVITA ED IMPEGNA
il Sindaco, la Giunta Comunale, il Segretario Generale, i Dirigenti preposti ed il medesimo Consiglio Comunale, ciascuno secondo le competenze di legge, a
1)-ad adottare ed assumere,sollecitando all’uopo e per quanto di loro competenza l’ATO ed i suoi rappresentanti pro-tempore nonché l’Assessorato Regionale all’Ambiente ed il Presidente della Regione quale Commissario delegato per le eventuali funzioni residuate nonché ancora il Presidente della Provincia, ogni atto ed intervento utile ai fini della immediata sospensione dell’iter procedurale avente ad oggetto l’affidamento,in concessione, della realizzazione dell’impianto di selezione e biostabilizzazione e di realizzazione di una nuova discarica in Francavilla in favore della società Francavilla Ambiente. Tanto in attesa degli esiti degli accertamenti di cui al punto 2) e 3);
2)-invitare ed impegnare il Presidente della Provincia di Brindisi,in virtù dei poteri conferiti dalla legge e delle funzioni delegate in materia nonché tutte le Istituzioni coinvolte nell’iter procedurale intrapreso, a procedere con urgenza nella ricognizione e ricostruzione dell’intero iter procedurale che ha determinato l’insediamento della discarica controllata di prima categoria con riferimento particolare alla sua realizzazione e adeguamento secondo la normativa vigente, alla gestione ed ai controlli e verifiche previste dalla convenzione stipulata con il Comune di Francavilla e dalle disposizioni in materia. Tali accertamenti estesi anche alla realizzazione del centro raccolta e prima lavorazione del materiale riveniente dalla raccolta differenziata collaudato e non attivato;
3)-procedere,sempre con urgenza e nel coinvolgimento delle Autorità Istituzionali menzionate, nella verifica dell’iter procedurale che ha consentito le autorizzazioni e approvazioni in favore della Francavilla Ambiente dei progetti di adeguamento/allargamento della discarica esistente in via San Vito (cd. “ottimizzazione”), la realizzazione e gestione dell’impianto di selezione e biostabilizzazione nonché della eventuale realizzazione di altra discarica di servizio/soccorso in altro sito adiacente alla discarica in servizio e quella di c.da Matroccolo oggetto del servizio di “caratterizzazione”;
4)-nel contempo,in ossequio ai principi di trasparenza e buon andamento dell’azione amministrativa nella specie finalizzati alla tutela del diritto alla salute ed alla salvaguardia dell’ambiente e del territorio, dare incarico a professionisti di provata e alta esperienza e competenza tecnico-giuridica acchè,previa ricognizione dell’intero iter progettuale e gestionale, accertino alla luce delle pattuizioni contrattuali intercorse con la Francavilla Ambiente e delle disposizioni di legge in materia la conformità dell’opera, la corretta e puntuale osservanza delle obbligazioni di legge e contrattuali come in premessa esplicitate.
Inoltre verificare ed accertare la legittimità e correttezza degli ulteriori comportamenti posti in essere dalla Francavilla Ambiente in relazione alla vicenda dell’insediamento nel territorio di Francavilla dell’impianto cosiddetto “complesso” (selezione e biostabilizzazione, nuova discarica).
All’esito, e comunque entro e non oltre 3 mesi dall’incarico, gli stessi riferiscano in Consiglio Comunale in ordine alla natura degli accertamenti svolti, ad eventuali inadempienze emerse ed in tal caso i rimedi e le azioni da intraprendere.
Francavilla Fontana, lì 27.09.2007
Mario FILOMENO

26 settembre 2007

COMUNICATO




A ridosso della campagna per le primarie del 14 ottobre, il movimento dei Democratici per la Costituzione di Francavilla Fontana intende dichiarare la volontà di non aderire alla fase costituente del Partito Democratico, pur lasciando libertà di voto ai propri iscritti, a titolo esclusivamente personale. Questa scelta scaturisce dalla constatazione del mancato coinvolgimento dei Democratici, paradossalmente sollecitato più volte dalle stesse forze costituende il Pd e tuttavia mai concretizzatosi in reali occasioni di confronto politico ampio e credibile.
La nascita del Pd locale si conferma un’ulteriore occasione sciupata per ristabilire un contatto con i cittadini, organizzati o meno, garantendo una vera partecipazione di base. Al contrario, l’impressione è che ci si trovi di fronte ad una mera operazione di marketing politico che da un lato darà vita ad un’altra scatola vuota incapace di rappresentanza e di dialogo con il territorio, dall’altro garantirà la sopravvivenza della solita nomenclatura che, negli ultimi mesi, ha offerto di sé un pessimo spettacolo nelle beghe e fratture tra correnti avversarie, impedendo quella contaminazione civile che pure apparentemente sembrava auspicare ed escludendo i cittadini dai reali momenti decisionali.
A questo si aggiunga il sistema di voto che, sulla scorta dell’attuale legge “porcata” per le consultazioni politiche, non permette l’espressione di una preferenza per i singoli candidati, ma, al contrario, costringe a votare liste bloccate, pacchetti di candidati “prendere o lasciare”, frutto di un sapido accorpamento tra stantii personali politici in cerca di sopravvivenza o nuove legittimazioni.
Ferma la posizione di movimento all’interno del centrosinistra, i Democratici per la Costituzione restano tuttavia aperti a confronti e sviluppi futuri, a patto che i percorsi siano realmente chiari e partecipati.



Il coordinatore
Carlo Altavilla

20 settembre 2007

IL POLITICO GRILLO....MAH


Da qualche giorno imperversa nell'intero sitema informativo nazionale la notizia riguardante il "tuffo" in politica da parte del comico di "rottura" Beppe Grillo.
E' dall'8 settembre(giorno del "Vaffa day")che ogni giorno assistiamo a dibattiti sul tema,dove personaggi illustri e meno del panorama politico-giornalistico-intellettuale nazionale esprimono le proprie opinioni ed le proprie idee nonche' le loro disapprovazioni o i propri applausi.E' proprio qui che assistiamo spesso a scontri o nette divergenze anche tra esponenti della stessa coalizione;questo e' un segnale importante, vuol dire che questo personaggio sta davvero innescando un meccanismo esplosivo nel mondo politico e non.
Ma effettivamente sono condivisibili le sue idee?E giusto che un comico,anche se di grossa levatura,entri a far politica?E' normale che l'intero mondo politico venga spiazzato da Grillo?
Pensiamoci un po'.....chissa' potrebbe essere il modo meno ortodosso ma forse piu' produttivo per dare uno scossone alla nostra nazione,in fondo gia' centinaia di migliaia di persone danno credito e seguito al suo progetto...