Pensavamo di averle viste tutte! Ma, francamente, assessori esperti di operazioni finanziarie e grandi conoscitori dei rischi di mercato ci mancavano.
Il risultato? I segni negativi per i nostri bilanci comunali aumentano a causa di ulteriori interessi passivi su operazioni denominate swap per € 97.029,89 € (vd. delibera G.M. n. 256 del 20/07/2007) e recentemente di altri € 220.000,00= previsti nella variazione al bilancio di previsione 2007 votata dalla maggioranza nella seduta di Consiglio Comunale del 15.10.2007 (delibera n. 41).
Ed allora chiediamoci: su quali conoscenze ed esperienza dei mercati finanziari sono state discusse e adottate le delibere? Tra i sottoscrittori della delibera n. 159 del 10/05/2006 avente ad oggetto “offerta per la ristrutturazione dell’indebitamento attraverso l’uso di strumenti finanziari derivati” vi è un esperto di sofisticati meccanismi matematici?
Tutta la vicenda nasce dalla delibera G.M. n. 433 del 27/12/2005 che approvava l’emissione e il collocamento di Buoni Obbligazionari Comunali (B.O.C.) per € 19.500.000,00 e della durata di 20 anni. L’operazione avveniva tramite la Banca OPI (Istituto del gruppo San Paolo Imi), l’unica tra quelle operanti in Francavilla che ha fatto pervenire il plico contenente l’offerta per l’emissione obbligazionaria.
Banca OPI: vi dicono niente i BOC di Taranto? Stessa identica strategia e copiati alla perfezione.
Altrettanto si dica della menzionata delibera n. 159/2006 con la quale si è accettata la proposta,sempre della Banca Opi, per la ristrutturazione dell’indebitamento attraverso l’uso di mercati finanziari derivati. La scadenza del contratto è fissata per il 31/12/2025 per un debito complessivo coperto di 28.600.000,00 € circa.
Poiché le delibere riportano pari pari i contenuti dei contratti proposti dalla Banca sicuramente gli amministratori che le hanno approvate sono in grado di spiegarci i termini mirroring, plain vanilla con collar, interest rate swap, calcolo unadjusted, icap euro del circuito Reuters,ecc..
Se no come è stato possibile sottoscrivere un contratto così complesso, oscuro e pieno di rischi ma idoneo ad assicurare guadagni solo alla banca?
E i revisori dei conti, se hanno esaminato le proposte e comunque valutato le scelte negli atti di loro competenza (bilanci preventivi, consuntivi, bilanci di assestamento, variazioni di bilancio),come hanno potuto esprimere un parere o un giudizio senza calcolare i rischi dei tassi di interesse?
E’evidente,comunque, che gli assessori comunali sono stati allettati proprio dalle parole “ ristrutturazione dell’indebitamento” che, come un miraggio, consentiva loro di utilizzare tali operazioni finanziarie per allontanare il più possibile le scadenze di gran parte dei debiti contratti con la Cassa depositi e prestiti (magari oltre la fine dei loro mandati), abbassare i tassi di interesse, liberarsi dai possibili vincoli di bilancio posti dal patto di stabilità e,soprattutto, avere ancora occasioni per contrarre ulteriori finanziamenti accrescendo però l’ammontare complessivo del nostro debito pubblico.
L’opportunità di ulteriori finanziamenti per coltivare e rafforzare il consenso elettorale ha talmente accecati gli amministratori da formalizzare con atti deliberativi le condizioni standard imposte dalle banche e penalizzanti già in partenza per gli interessi della collettività.
Per concludere alcune domande a questa coraggiosa (sulla pelle degli ignari cittadini) squadra d’assalto della finanza creativa:
1) a quali incalcolabili ed imprevedibili danni futuri avete esposto il Comune e,sostanzialmente, i cittadini?
2) di quanto vedremo crescere la spesa per i tassi di interesse alla luce delle delibere approvate?
3) prima di approvare gli atti deliberativi avete almeno letto che “le condizioni non devono ritenersi impegnative per la banca OPI” ed ancora “l’estinzione anticipata del contratto comporterà il versamento di un indennizzo, pari al valore finanziario dell’operazione (Euro 28.600.000,00 circa) stessa calcolato secondo la prassi dei mercati finanziari”?
4) avete consapevolezza di quanti debiti consegnerete ai cittadini ed ai futuri amministratori alla luce delle delibere approvate?
5)-non sapete che il Comune,e cioè i cittadini, rimborsa annualmente quote capitali per un totale di € 1.246.312,53: € 569.073,81= per rimborsi quote capitale mutui contratti con la Cassa Depositi e Prestiti ed € 677.238,72 per rimborsi quote capitale di prestiti obbligazionari (B.O.C.).
E non è tutto se pensiamo alla mole di debiti fuori bilancio già approvati o che stanno per cadere sulla testa dei cittadini come macigni (Monteco docet..), alle sorti delle Opere Pubbliche che tanto avrebbero reso “bella e attraente Francavilla” e destinatarie di milioni di euro finanziati “in allegria” …….
Ancora una volta va denunciata la superficialità e la non curanza nella gestione della spesa pubblica da parte di questa classe amministrativa che governa la Città.
I cittadini prendano atto dello stato economico finanziario in cui versa Francavilla grazie anche alle loro troppe “disattenzioni” (l’aumento TARSU era già un primo segnale preoccupante).
Francavilla Fontana, lì 17.11.2007
Cosimo RODIA
Democratici Per la Costituzione
26 novembre 2007
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