17 novembre 2006

Politici: le pensioni d'oro degli onorevoli

Un deputato ha diritto al vitalizio, che matura dopo almeno 30 mesi, cioe' 2 anni 6 mesi e 1 giorno, trascorsi sugli scranni di Montecitorio. In precedenza per godere dell'assegno a vita gli bastava, invece, un solo giorno di permanenza in carica.(...)Dal 1997 l'eta' pensionabile e' stata elevata a 65 anni (o a 60 anni per chi sia stato piu' di 5 anni in carica). La misura del trattamento varia da un minimo del 25 per cento dell'indennita' parlamentare ad un massimo dell'80 per cento per chi ha svolto le funzioni di deputato per almeno 30 anni. Attualmente godono il vitalizio della Camera circa 3 mila tra onorevoli e loro eredi. Nel 2005 lo Stato ha pagato per i vitalizi 122 milioni di euro e 1 milione 100 mila euro per il rimborso delle loro spese di viaggio. L'altro ieri l'importo mensile del vitalizio e' stato tagliato del 10 per cento su decisione unanime dell'Ufficio di Presidenza di Montecitorio. I contributi figurativi Ma se prima di essere eletto il deputato aveva gia' aperta a suo nome una posizione previdenziale scatta in suo favore un secondo trattamento pensionistico. (...) fonte "La stampa"

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