E’ noto che il particolato origina, per quanto riguarda le attività umane, dall’utilizzo dei combustibili fossili (riscaldamento domestico, centrali termoelettriche, ecc) oltre che alle emissioni di autoveicoli, causa quest’ultima improbabile a Torchiarolo per le dimensioni del paese e la mancanza di problemi di viabilità. Al particolato nell’aria concorrono poi sabbia, ceneri, polveri fuligine, fibre tessili naturali e ratificali, sali, elementi come il carbonio o il piombo ecc.
L’ENEL nei giorni successivi alla pubblicazione dei dati da parte dell’ARPA ha risposto che le reali sorgenti dell’inquinamento registrato a Torchiarolo sono di altra natura. Ed allo scopo a presentato i dati prodotti da una indagine che per conto della stesse ENEL ha condotto un istituto privato, il Centro Elettronico Sperimentale Italiano di Milano (CESI).
Sarebbe opportuno che l’ENEL mettesse a disposizione dei cittadini sul suo sito internet lo studio CESI, ancorché di parte, in modo da consentirne la lettura integrale a tutti gli interessati, soprattutto i cittadini di Torchiarolo.
Così come è necessario che la procedura di indagine che le autorità pubbliche, ARPA in testa, sicuramente condurranno sulla importante questione sia svolta dando alle popolazioni la massima possibilità di partecipazione evitando che si risolva il tutto in una pur necessario confronto tra tecnici.
Gino Stasi
Sezione di Brindisi
3291184097
curdino@libero.it
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