
“Le fiamme non fermino il riscatto della legalità – ha dichiarato don Luigi Ciotti, presidente nazionale di Libera – anche perché non si deve cedere alle intimidazioni di quanti credono con la violenza di seminare paura. A Mesagne invece è stata seminata la speranza e il raccolto non potrà che essere fruttuoso, tanto o poco che sia, non importa. Ciò che conta è che il processo di ripristino della legge e di partecipazione civile che è stato avviato possa proseguire”.
Libera aveva in occasione dell’attentato di Torchiarolo manifestato ringraziamento alle istituzioni per l’impegno e invitato i cittadini a non sottovalutare i segnali di una criminalità messa alle corde dal lavoro di magistratura e forze dell’ordine.
Il rapporto con il territorio nel nome della condivisione, l’assunzione di responsabilità da parte di tutti, la creazione di cooperative di giovani che riutilizzino i beni confiscati alla SCU, il collegamento con la rete nazionale “Libera Terra”, che in questi ultimi mesi ha visto unirsi oltre cinquanta sigle di realtà di grande valore, impegnate nel settore del commercio responsabile e di qualità e del consumo critico: questi i prossimi passaggi che Libera intende sviluppare per rispondere nel migliore dei modi alle violenze e alle intimidazioni di chi agisce nell’ombra per togliere futuro ai territori brindisini tornati ad essere – ha concluso Don Ciotti – “terra libera, perché questi beni non sono di “cosa nostra” ma sono di tutti”.
1 commento:
VOTA NOOOOOOOOO!!!! NO! NO! NO! NO! No alla dittatura di chi, in poltrona, pretenderebbe di decidere cos'è meglio per noi "comuni mortali"! Rispetto per Signori come Ciampi, che hanno cercato di tutelare il bene del Paese...Il mio. Il vostro!
NO al potere! Se vogliAMO essere fieri di essere italiani...NO!
Posta un commento