06 maggio 2006

Altri soldi andranno in fumo?

“Il nostro campo campo di calcio in erba sintetici inagurato nel maggio scorso non è cancerogeno” Assessore allo Sport Mimmo Bulgaro ci mette la mano sul fuoco e rassicura i Francavillesi. Se lo dice lui che sa non nemmeno cosa sono i meccanismi di cancerogenesi e cosa è un’IPA è l’acronimo di Idrocarburi Policiclici Aromatici, e quali tumori può provocare (fegato, reni), c’è da crederci. Però da fonti giornalistiche si scopre che sono trecentocinquanta campi di calcio potenzialmente cancerogeni. I terreni di gioco in erba sintetica finiti nel mirino del comando generale del Nas e della procura di Roma sono quelli a 11 del circuito nazionale della Lega Dilettanti. L'analisi sui materiali di cui è fatto il fondo - copertoni di pneumatici riciclati, gomme vergini - ha portato alla luce la presenza di sostanze cancerogene chiamate Ipa, idrocarburi policiclici aromatici.

Gli stessi materiali riciclati utilizzati dalla ditta Villafranca Tirrena(Messina) che ha realizzato il campo in erba sintetica del Giovanni Paolo II di Francavilla. A scoprire la tossicità dei campi è stato l'Istituto superiore di Sanità che pochi giorni fa ha spedito i risultati dei test di laboratorio alla procura di Roma. Su 15 campioni di erba artificiale raccolti dai militari del nucleo antisofisticazione e sanità in sei regioni d'Italia - Lazio, Campania, Toscana, Molise, Lombardia, Piemonte - dodici sono risultati contaminati da Ipa. Negli altri tre invece erano presenti toluene, un benzene, e lo zinco, metallo pesante altamente tossico, in quantità superiori al livello consentito. L'inchiesta è scattata 3 mesi fa quando la Lega Nazionale Dilettanti ha sollevato la questione della possibile tossicità dei campi in erba sintetica al ministero della Salute. Così è stata creata una commissione interministeriale ad hoc composta da quindici esperti - tra cui tecnici dei ministeri dell'Ambiente e della Salute - che ha incaricato i carabinieri del Nas di eseguire i prelievi.
"Abbiamo compreso subito che la questione era piuttosto seria - ha spiegato Roberto Verna, presidente della Commissione -, visti i risultati ottenuti stiamo valutando la possibilità che si facciano rifare da capo diversi campi da calcio." Noi non c’è lo auguriamo, ma se si rifà il manto sintetico, 600 mila euro di soldi pubblici andranno in fumo. Ci chiediamo perché si scelto il manto sintetico? Non era meglio uno in manto in erba naturale come la maggioranza dei campi italiani? Il campo in erba sintetica era proprio il più conveniente?

1 commento:

Angelo ha detto...

Bungaro si è fatto la foto usando come scenario il campo sportivo cancarogeno.