05 maggio 2006

Per non dimenticare: La città dei raccomandati di ANTONELLO CAPORALE

LA città dei raccomandati è grassa e pigra. Ricca, tredici sportelli bancari, ma dolente. Gli abitanti sono dediti al commercio, un migliaio le imprese registrate, molte di esse assai floride. Ritmo lumbard, con poco tempo da lasciare allo svago. L'unico albergo risente del clima, i giovani trovano altrove i momenti di piacere. Francavilla Fontana, trentaseimila abitanti in cima al Salento, fino a un mese fa contava i soldi e andava presto a letto. Poi, sotto Natale, è accaduto l'imprevedibile: un maxiconcorso comunale ha raccolto figli, nipoti, fidanzati e mogli della gente che in città conta e li ha sistemati negli uffici del meraviglioso palazzo municipale. Su 27 posti, ventidue sono andati a loro.

Una prova nepotistica monumentale. Grandiosissima. I cittadini hanno iniziato ad eccitarsi: da un mese si va a dormire più tardi, si tengono comizi in piazza anche se piove, le tipografie fanno affari d'oro. Il municipio è sempre affollato di gente. Sono arrivate pure le Iene, quelli della tv che fanno incazzare Sgarbi.
Un impiegato s'è accucciato sotto la scrivania, un secondo è ruzzolato per le scale pur di seminare la telecamera di Mediaset. Persino Vincenzo Della Corte, pacioso e accondiscendente sindaco rianimatore (è anestesista), è rimasto stupito dalle gesta della sua giunta. "Abbiamo chiamato un viceprefetto a presiedere il concorso...". Forse non è bastato. "Forse abbiamo esagerato". Allora si copre il capo di cenere? "Ho già iniziato". Bisogna dire che lei però non ha parenti in lizza, almeno questo: "Visto? Nessuno, proprio nessuno".

I giornali per resocontare l'accaduto hanno dovuto catalogare i vincitori per linea parentale. Fidanzate, poi mogli, poi figli, cugini, nipoti. Hanno iniziato dalla f. F come fidanzate: Monica, neo vigile urbano, sta con il figlio di Achille Palumbo, dirigente di Forza Italia. Luisa, istruttore amministrativo, fa le coccole al figlio dell'assessore Galliano (Forza Italia). Giancarlo - un altro amministrativo nuovo di zecca - è fidanzato con la figlia del ragioniere capo. Antonio, neoassunto, cinge le spalle della nipote del senatore Euprepio Curto, autorevole figura cittadina. S'è però ragionato a lungo su questa categoria: gli amori possono finire, l'esecrazione generale può trarre fondamento da un bacio? Figli e nipoti, mogli e mariti - hanno replicato i denuncianti - sono vincoli non sbianchettabili all'anagrafe! Allora, via con la sezione mogli (due): Rita, consorte del comandante dei vigili, è la nuova economa; una seconda Rita, sposata con un consigliere comunale di An, è stata chiamata ad altro ufficio. Invece i figli, notoriamente piezz 'e core, compongono la parte più nutrita del nuovo organigramma municipale. Alfonso, erede del vicesindaco, va a fare il geometra; Adelaide, figlia di un geometra prossimo alla pensione, è stata chiamata nello stesso dipartimento. Umberto, il cui papà è impiegato, farà il vigile urbano. Stesso destino del piccolo Emanuele: la mamma lavora nell'ufficio tecnico. Mirko, amministrativo, ha il babbo consigliere comunale, capogruppo di Forza Italia; Vincenzo è figlio di uno storico militante dell'Msi e a Francavilla Alleanza nazionale è forza egemone e di governo. Chi non avesse perso la pazienza e il filo, sappia che la lista affronta, per ultima, la categoria "nipoti". Il senatore Curto (An), senza nemmeno che lo volesse, se n'è ritrovati tre in gara. Due hanno vinto: Giampiero e Marzia. Un terzo è in lista d'attesa. La vicesegretaria comunale ha soltanto una nipote sulla quale contare in municipio: Ignazia.

L'aria già elettrica della città - in millecinquecento hanno inutilmente partecipato al concorso - si è galvanizzata da una nota finale del dirigente dei servizi finanziari del Comune che al sindaco ha riferito per iscritto: "Si evidenzia che la maggiore spesa per l'anno 2003 e successivi può essere finanziata mediante revisione di imposte e tasse da applicarsi con i bilanci pluriennali nonché con la riduzione di altra spesa corrente consolidata". "Nuove tasse per i raccomandati - ha gridato la gracilissima opposizione guidata da un diessino, Alfredo Iaia (anagramma: ai ai) - l'Ici raddoppierà, servono 340 mila euro in più per pagare i figli di lor signori!".

Le piazze sono tornate a riempirsi, i giovani - invece che andare a ballare ad Ostuni - hanno iniziato a scrivere alla procura della Repubblica. Chi ricordava di aver partecipato al concorso senza nemmeno esibire un documento per accedervi; chi di aver visto telefonini squillare e parecchio funzionare, chi testimoniare di test rifatti alla fine della prova in un magnifico caos fieristico.
La Margherita ha scritto al vescovo, e pure il vescovo si è risentito perché il troppo è troppo. Due parroci hanno censurato e pregato Iddio di redimere la città da quei peccati. La maggioranza di centrodestra, che in questa terra brindisina ha numeri da far invidia (65 e oltre la percentuale dei consensi), si è come afflosciata. Francavilla manda in Parlamento due senatori (Curto e Vitali, quest'ultimo di Forza Italia), un consigliere regionale, due assessori provinciali, altri tre consiglieri provinciali. Un esercito oggi colpito, incapace di replicare a dovere. L'opposizione, che conta come il due di briscola, si ritrova al centro dell'attenzione, e vive il suo momento magico al pari di quelle squadrette di provincia in testa alla classifica del campionato. Il capogruppo diessino: "Grandi soddisfazioni stiamo avendo, adesso ci chiamano dai centri vicini: segnalazioni, ricordi, sostegni. Un tam tam meraviglioso". Anche il prefetto ha dovuto aprire un incartamento. Il sindaco ha iniziato la penitenza, e giura che non succederà più e spera che la faccenda finisca qui: "Siamo naturalmente in attesa fiduciosa degli esiti del lavoro della magistratura".

La piazza adesso sta con quegli altri, con i rossi. Mugugni e risate, e grandissimi sberleffi. Testo di un volantino no global: "Euprepio non ti ricordi? Sono tuo figlio". "Gino non ti ricordi? Sono tua figlia". Chi può scava ribaldo nella memoria: Francaidda mea bedda bedda, mi vene cu ni' manteddu e cu ti chiangu. Francavilla mia bella, mi viene da coprirti con un mantello e piangerti.

(20 gennaio 2003)http://www.repubblica.it

1 commento:

Anonimo ha detto...

Ecco, te ne avevamo riservati ancora un paio, se ci avessi dato qualke migliaio di euro sarebbero stati tuoi!!!!!!! HA HAH AHAHAHAHAHAHAHAHAHAH !!!!!!!!!!!!!! :>
PS: riguardo ai giovani, come me, che trovano svago in altri paesi, ti voglio ricordare ke di punti di ritrovo ce ne sono anke abbastanza...vedi la piazza kn il caffè centrale, il giba, l'american square...ilviale, e poi le discoteche come il tribeka, da sempre in voga, il pub dietro la sazione "L'Invidia"....ma cosa vogliamo da una cittadina di 35000 abitanti? Forse il Guendalina di Roma? O kessòio...un Hollywood Planet o un RockCafè? Se poi ci sono giovani ke escono fuori paese, è per esigenze personali, o forse perkè nn è ke possono pssare tutta la giovinezza in Francavilla...non per altro sono GIOVANI!!!!!!!!!!!! ma va!!!!!!!!!!!