16 maggio 2006
DECALOGO DELL’ASPIRANTE CONSIGLIERE COMUNALE DI MAGGIORANZA
1)Se sei libero professionista o pubblico funzionario –sono titoli preferenziali – CHIEDI DI CANDIDARTI in Forza Italia o, a scelta, in Alleanza Nazionale. L’opzione non è ideologica, bensì pragmatica.
2)Ottenuta la candidatura, costruisciti lo zoccolo duro dei voti di preferenza presso parenti ed amici.
3)Setaccia successivamente la città, a caccia di voti presso conoscenti e sconosciuti, che chiederai in nome degli alti ideali del partito che si batte per il bene comune e bla bla bla.
4)In caso di “resistenza” da parte dell’elettorato, ricorri all’arma del “favore”: di quelli fatti (una pratica, un certificato, una visita medica “elargite” più celermente) e di quelli futuri (un posto di lavoro, una promozione, una pensione, un trasferimento). Sono DIRITTI, ma agli occhi di cittadini ignari non è difficile contrabbandarli per favori.
5) “Comprato” in tal modo il voto ed accumulatone un certo bottino (controllabile capillarmente acquisendo ed annotando le singole sezioni elettorali dei cittadini contattati), “vendilo” al tuo ras, cioè all’onorevole o al senatore in cambio di adeguata contropartita (la sistemazione lavorativa per un familiare, una licenza edilizia o commerciale, una lottizzazione…).
6)In caso di “offerta” insoddisfacente rispetto alla consistenza, gira il pacchetto di voti al boss del partito alleato-concorrente (da An a Fi o viceversa) e contratta un “bonus” più remunerativo. (Per la “storia”, i consiglieri Fusco e Della Porta trasferirono a suo tempo il loro bottino da Forza Italia ad Alleanza Nazionale, dove ottennero l’uno il posto di lavoro per la moglie nell’ambito del concorso-farsa e l’altro un assessorato “strategico”).
7) Incassata la contropartita più o meno considerevole, esegui disciplinatamente le direttive (leggi gli ordini) del tuo boss: assicura o fai mancare il numero legale alle sedute consiliari, vota qualsiasi “porcata”, non disturbare i manovratori con interpellanze, interrogazioni. Non ti sarà difficile: non te ne frega niente, non “devi” comunque farlo, e quand’anche volessi, non sai nemmeno farlo.
8)Di fronte ai problemi della cittadinanza (dei quali fortunatamente non conosci granchè) ed anche rispetto alle “suppliche” dei tuoi elettori personali, adopera l’arma dell’indifferenza o dell’agnosticismo. Zona industriale? Piano regolatore urbanistico? Centri commerciali? Centro intermodale? Traffico? Disoccupazione giovanile? Chissenefrega! Ricorda che il tuo motto è, a scelta, “tengo famiglia” oppure “Franza o Spagna purchè se magna”.
9) Coltiva con cura maniacale esclusivamente il tuo “particulare” (non conosci Guicciardini, ma non importa), ricercando ogni occasione per un “incremento” del bonus incamerato, allenta il rapporto con i tuoi elettori sino ad interromperlo del tutto –sennò scocciano – , salvo poi riallacciarlo alla prossima votazione. Come “favorirli” se a stento riesci a “favorire” te stesso?
10)Spaccia per dedizione al progresso ed al bene collettivo di Francavilla il tuo penoso ed ignobile “asservimento” in cambio di bassi interessi di bottega e per abilità e capacità “politiche” il cinico e fraudolentemente carpito consenso elettorale. Buona fortuna.
I DEMOCRATICI PER LA COSTITUZIONE
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